Today I'd love to celebrate St. Patrick's Day with you by recalling a tradition linked to the precious "Emerald Isle", as Ireland is commonly called in English, since its hills boast countless shades of green.
Giovanni Battista Torriglia
(Genoa, 1857-1937)
La ruota dell'arcolaio
First of all, I would like to clarify the use of the word SPINSTER in order to avoid any kind of misunderstanding, due to the derogatory connotation it has assumed over time. Literally, SPINSTER is a woman who drives the spinning wheel, a WHEEL SPINNER WOMAN.
The term SPINSTER was later used to define a woman who was unmarried or advanced in age - again in the context of the time - and who had no expectations of marrying. Over time it became an offensive and even abusive term, meaning a middle-aged or elderly woman, unmarried and with a harsh or sad character, depending on the circumstances in which she was presented.
Having clarified the meaning of this word, My little old world dedicates St. Patrick's Day to all Irish women who were the promoters of an artisan craft that has survived over the centuries, leaving examples of minor but no less beautiful or less precious artistic manifestations.
In the 19th century, at the height of the textile industry, the nobility and the middle class required high-quality fabrics to make their clothes and household goods. The flax plant provided one of the most appreciated fabrics, not only for its softness and resistance but also for its great versatility.
Ireland, especially in its northernmost part, made the cultivation and processing of flax the basis on which it founded its economy, becoming one of the largest producers of the plant worldwide, as well as the main supplier of European countries. The production of flax became the livelihood of entire countries which depended almost entirely on its cultivation and processing. The entire family worked in the flax industry, including the children who brought home wages to add to the family income.
One of the successes of Irish linen lay in the skill of the SPINSTERS, the weavers who handled the linen on distaffs or spindles.
The distaff was a wheel in which the fibers were spun to separate them as finely as possible, while the spindle was a straight stalk, usually made of wood or bone which had, on top, a spherical object made to hold the thread.
Platt Powell Ryder
(America, 1821–1896)
Woman At Spinning Wheel
Many spindles had a hook or groove, like that of a sewing needle, to guide the fibers of the flax.
The work of the SPINNERS was distinguished by the way they spun the flax fibers into very fine threads, which were then woven on looms, giving the resulting linen fabrics for use in the garment industry. Thus the first factories were born. But, although entire families dedicated themselves to this task, the work was not sufficient to satisfy the demand and, moreover, it made the product more expensive, since it took a long time to reach the textile industries. For this entrepreneurs devised a production formula that became very popular in the XIXth century.
They encouraged families to have their own fields, to harvest flax, to spin and weave it on their own looms. Once the linen was woven, entrepreneurs bought it from families and then worked it and sold it to clothing companies. Since Irish families did not have enough money to buy the machinery, the looms were supplied free of charge, even if always under the supervision of the entrepreneurs, to verify their correct use and what was produced was sold to them entirely.
Gustave Courbet
(France, 1819 –1877)
The Sleeping Spinner
The business was so profitable that the SPINSTERS soon began hiring girls as apprentices in order to be able to produce more items and faster without deteriorating the quality of the yarn, as a direct weaving variety of linen began to circulate, without prior hand spinning. This mechanization achieved higher production but also thicker and coarser fibers which lowered the price of the fabric.
Victorian bed or table linen made from Irish linen, usually embellished with embroidery or brocade, was considered a paragon of exquisite taste and luxury for their spinwork and softness to the touch. A high-status Victorian family always adorned their table with an Irish-sourced tablecloth or adorned their bedside tables and chests of drawers with Irish linen doilies.
The art of SPINSTERS became so popular during the Victorian era that even Queen Victoria herself had her own spinning wheel and she did not hesitate to have a picture taken of her doing such household chores.
Queen Victoria at the spinning wheel
Over time the work of SPINSTERS lost in competitiveness compared to mechanized work and mass production, whose production costs were lower. The arrival of linen from countries where wages were much lower made access to linen products cheaper and more democratised, to the detriment of their quality. The fields and mills were abandoned and families devoted themselves to jobs that were economically much more profitable and less labour-intensive. Fortunately this art has not been lost, but has been relegated to the concept of traditional craftsmanship.
Even today, in fact, the Irish Linen seal of quality continues to represent the prestige of a product of excellence.
Carl Reichter
(Austria, 1836-1918)
Kittens on a Spinning Wheel
In the hope You've enjoyed with gladness
the time we spent together today,
I'm sending much love to You all.
Happy St. Patrick's Day and
see you soon ❤
Il lino irlandese e le "spinsters" vittoriane
Mi piacerebbe oggi con voi celebrare il giorno di San Patrizio ricordando una tradizione legata alla preziosa "Isola di smeraldo", come viene chiamata comunemente in inglese quella dell'Irlanda, poiché le sue colline vantano innumerevoli tonalità di verde.
IMMAGINE 1 - Giovanni Battista Torriglia (Genova, 1857-1937) La ruota dell'arcolaio
Innanzitutto tengo a chiarire l'uso del termine SPINSTER che attualmente viene tradotto con "zitella", al fine di evitare qualsiasi tipo di fraintendimento dovuto alla connotazione dispregiativa che nel tempo la parola ha assunto. Letteralmente SPINSTER è una donna che guida la ruota che gira, unaWHEEL SPINNER WOMAN, e la ruota qui è quella del filatoio o del telaio.
Il termine SPINSTER fu poi utilizzato per definire una donna non sposata o che era in età avanzata - sempre nel contesto dell'epoca - e priva di aspettative di accasarsi. Con il tempo divenne un termine offensivo e persino ingiurioso, poiché con esso si indicava una donna di mezza età o anziana, non maritata e dal carattere acido o triste, a seconda delle circostanze in cui veniva descritta.
Chiarito il termine My little old world dedica il giorno di San Patrizio a tutte le donne irlandesi che furono le promotrici di un mestiere artigianale sopravvissuto nei secoli, lasciando esempi di manifestazioni artistiche minori ma non per questo meno belle o meno preziose.
IMMAGINE 2 - Giovanni Battista Torriglia (Genova, 1857-1937) La filatrice o La ruota che gira
Nell'Ottocento, al culmine dell'industria tessile, la nobiltà e la borghesia richiedevano tessuti di alta qualità per confezionare i propri abiti e corredi domestici. La pianta del lino forniva uno dei tessuti più apprezzati, non solo per la sua morbidezza e resistenza ma anche per la sua grande versatilità.
L'Irlanda, soprattutto nella sua parte più a settentrione, fece della coltivazione e della lavorazione del lino le basi su cui fondò la propria economia, divenendo uno dei maggiori produttori della pianta a livello mondiale, nonché il principale fornitore dei paesi europei. La produzione del lino divenne di sostentamento di interi paesi che dipendevano quasi interamente dalla sua coltivazione e dalla sua lavorazione. L'intera famiglia lavorava nell'industria del lino, compresi i figli che portavano a casa salari da aggiungere al reddito familiare.
Uno dei successi del lino irlandese risiedeva nell'abilità delle SPINSTERS, le tessitrici che maneggiavano il lino su conocchie o fusi.
La conocchia era una ruota in cui le fibre venivano filate per separarle il più finemente possibile, mentre il fuso era uno stelo diritto, solitamente in legno o osso che aveva, sulla parte superiore un oggetto sferico fatto per trattenere il filo.
IMMAGINE 3 - Platt Powell Ryder (America, 1821–1896) Woman At Spinning Wheel
Molti fusi avevano un uncino o una scanalatura, come quella di un ago da cucito, per guidare le fibre del lino.
Il lavoro delle filatrici si distingueva per il modo in cui filavano le fibre di lino in fili finissimi, che venivano poi tessuti sui telai, dando i tessuti di lino risultanti da utilizzare nell'industria dell'abbigliamento. Nacquero così i primi opifici. Ma, nonostante intere famiglie si dedicassero a questo compito, il lavoro non era sufficiente a soddisfare la richiesta e, inoltre, rendeva il prodotto più caro, poiché ci voleva molto tempo per raggiungere le industrie tessili. Per questo gli imprenditori idearono una formula di produzione che divenne molto popolare nel XIX° secolo.
Essi incoraggiarono le famiglie ad avere i propri campi, a raccogliere il lino, a filarlo e tesserlo sui propri telai. Una volta che il lino era tessuto, gli imprenditori lo acquistavano dalle famiglie per poi lavorarlo e venderlo alle aziende di abbigliamento. Poiché le famiglie irlandesi non disponevano di denaro sufficiente per acquistare i macchinari, i telai venivano forniti gratuitamente, anche se sempre sotto la supervisione degli imprenditori, per verificarne il corretto utilizzo e ciò che veniva prodotto veniva loro interamente venduto.
IMMAGINE 4 - Gustave Courbet, (Francia,1819 –1877), The Sleeping Spinner
La biancheria da letto o da tavola vittoriana realizzata con lino irlandese, solitamente impreziosita da ricami o broccati, era considerata un campione di gusto e lusso squisito per il loro lavoro di filatura e morbidezza al tatto. Una famiglia vittoriana di alto rango adornava sempre la propria tavola con una tovaglia di provenienza irlandese o adornava i comodini e le cassettiere con centrini di lino irlandesi.
L'arte delle SPINSTERS divenne così popolare durante l'era vittoriana che persino la stessa regina Vittoria aveva il suo arcolaio e non esitò a farsi fotografare mentre svolgeva tali lavori domestici.
IMMAGINE 5 - La regina Victoria all'arcolaio
L'attività era così redditizia che le SPINSTERS iniziarono presto ad assumere ragazze come apprendiste per poter produrre più oggetti e più velocemente senza deteriorare la qualità del filato, poiché iniziò a circolare una varietà di lino a tessitura diretta, senza previa filatura a mano. Questa meccanizzazione ha ottenuto una produzione più elevata ma anche fibre più spesse e grossolane che hanno abbassato il prezzo del tessuto.
Nel tempo il lavoro delle SPINSTERS perse in competitività rispetto a quello meccanizzato e alla produzione di massa, i cui costi di produzione erano inferiori. L'arrivo della biancheria da paesi in cui i salari erano molto più bassi hanno reso più economico e democratizzato l'accesso ai prodotti di biancheria, a scapito della loro qualità. I campi e i mulini furono abbandonati e le famiglie si dedicarono a mestieri economicamente molto più redditizi e che richiedevano meno manodopera. Per fortuna quest'arte non è andata persa, ed è stata relegata al concetto di artigianato tradizionale.
Ancora oggi, infatti, il sigillo di qualità Irish Linen continua a rappresentare il prestigio di un prodotto di eccellenza.
IMMAGINE 5 - Carl Reichter (Austria, 1836-1918) Kittens on a Spinning Wheel
Nella speranza che Vi siate giovati con gioia
del tempo che abbiamo trascorso insieme oggi,
invio tanto affetto a tutti Voi.
Felice giorno di San Patrizio e
a presto ❤
LINKING TO:
Dany, I loved this! The combination of history and crafting is irresistable to me.
RispondiEliminaAmalia
xo
Amalia,
EliminaDear, you're always so heartily welcome, thank you for this so beautiful visit of yours!
Sending much love across the many miles
while wishing you a lovely weekend ∗✿≫♥≪✿∗
Lettura interessantissima, e ti dirò che anni fa mi è stato regalato uno splendido asciugamano da cucina "Irish Linen" : ora grazie a te ho la conferma della sua preziosità, che mi aveva da subito entusiasmato
RispondiEliminaUn abbraccio
Franca
Franca,
EliminaSei davvero fortunata ad avere un manufatto del genere, da noi non molto facile a trovarsi!
Ringraziandoti come sempre per il tuo entusiasmo che mi colma il cuore di gioia, contraccambio l'abbraccio con l'augurio di una settimana serena,
a presto ஜ~Ƹ̴Ӂ̴Ʒ~ஜ
Hi Dany
RispondiEliminaIt was interest to learn the origin of the word "Spinster" and view all the wonderful images you shared. It is a craft that seems to have fallen away in time. My husband's mother had a loom and made her own cloth--that also seems like a rare craft these days. Life has certainly changed!
Pat,
EliminaDearest one, I thank you from the bottom of my heart for your always beautiful words.
I have a spinning wheel as the one portrayed with the kittens by Reichert, it is in our kitchen, and I so love it; preserve your loom with much care, it's far precious because it's old and, like everything ancient, it can 'tell' you so many stories!
Sending gratitude hugs across the many miles ❀≼♥≽❀
I do enjoy your history lessons.
RispondiEliminamessymimi,
EliminaAnd I so love both your precious presence here and your wonderful contribution, you're truly a faithful Friend of ~ My little old world ~ God bless!
Sending hugs and more hugs to you ✿⊰✽⊱✿
I love your history lessons and I love all those kitties. Adorable.
RispondiEliminaThank you for joining the Awww Mondays Blog Hop.
Have a fabulous Awww Monday and week. ♥
Sandee,
EliminaYou're adorable, sweet friend of mine, I thank you wholeheartedly!
May your week to be filled with many little things which to be glad for ❥
Very interesting. And I love the pictures!
RispondiEliminaLinda,
EliminaI heartily thank you for your so beautiful words!
May your weekend be filled with much love, dearest friend of mine ಌ•❤•ಌ
Un po' in ritardo, ormai come sempre per me, ma ho potuto godere anche della lettura di questo interessantissimo post, cara Daniela.
RispondiEliminaUn caro saluto Susanna
Susanna,
EliminaMia cara, i post sono qui per essere letti in qualsiasi momento, non scappano, sai :)!
Anche io a volte arrivo in ritardo, facciamo come possiamo, ci mancherebbe altro... ci ritroviamo per diletto, non per obbligo!
Trascorri una serena giornata di primavera,
te lo auguro di vero cuore ༺❀༻
Such research here. When I was a little girl 2 elderly sisters and elderly brother lived next door. I never knew about the brother but the sisters were referred too as "old maids". They lived in a very old house full of charm. He grew as small garden. As a little girl I thought they were wonderful as they baked treats for us!
RispondiEliminaBernideen,
EliminaDearest Friend,
I've read these words of yours with so much interest: they've depicted such a lovely painting, a beautiful remembrance of your childhood! The thing is that people who show us and make us feel their affection never fade in our memory!
So in your personal experience these two 'old maids' were two lovely women, weren't they?
With utmost gratitude for your wonderful words of appreciation,
and for telling something from your personal experience,
I'm sending blessings on your Easter ✥*⊰♥⊱*✥