Troverai più nei boschi che nei libri.
Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti
dirà.
Bernard de Clairvaux, Lettere,
XII sec.
Amo gli oggetti
antichi,
mi parlano del passato, della loro storia, e per il medesimo
motivo i vecchi mobili ed i vecchi edifici, mi piace restaurarli,
riportare alla luce il loro aspetto originario lasciando intatta la
patina del tempo ed i segni della loro età; mi rapporto a loro con
estremo rispetto e rendo loro omaggio nell'intento di conservarli il
più possibile .. lo stesso atteggiamento mi viene indotto dalle
piante vecchie di anni, tento di ridare loro nuova vita custodendo
meticolosamente il loro aspetto, espressione del tempo che hanno già
vissuto.. “Alla Natura si comanda solo ubbidendole” scriveva Sir Francis Bacon (filosofo inglese, 1561 - 1626) nei suoi Saggi (Novum
organum, I, aforisma 3).
Quando
anni fa ci trasferimmo in Tenuta Geremia fui entusiasta per la
vastità degli spazi e per il verde sconfinato che la circonda, ma
solamente più tardi e poco per volta, nel tempo, spesso casualmente,
ebbi modo di scoprire con meraviglia e gioia quasi infantili, scorci sorprendenti che mi
parlavano della sua età tanto remota da perdersi nel tempo, della sua atavica vecchiezza.
Tenuta
Geremia è vecchia di secoli, ma nessuno ce lo aveva detto, è
soddisfacendo la mia curiosità storica che ci siamo arrivati,
Tavole estratte dal "Theatrum Orbis Terrarum sive Atlas Novus", Willem e Joan Blaeu,
Amsterdam, 1655
(fotografie scattate da una riproduzione in mio possesso edita da De Agostini, Novara, 1984)
ma
dovevamo accorgercene, una volta portate alla luce le sue vecchie
piante dopo mesi di lavoro di bonifica, solo che osservando con occhi più attenti nei boschi ed in giardino ...
Un
giorno, non sappiamo esattamente chi, decise di piantare un cespuglio
di bosso (Buxus microphylla), probabilmente per farne una siepe divisoria sopra il
muretto a secco che era al centro del prato davanti a casa .. non
sappiamo con precisione di chi fossero le mani che lo hanno piantato,
ma sappiamo quasi certamente che ciò accadde secoli fa: noi lo
vediamo oggi, dopo moltissimi anni, come un autentico bosco.
Sì, sono occorsi secoli prima che una pianta così lenta nella
crescita, costituisse una macchia di oltre 100 m. quadri, abitata da
scoiattoli, conigli, codirossi, merli che vivono in perfetta armonia.
parla
di rigidi e lunghissimi inverni di gelo, cattura sguardi ammirati e
racconta di come i sui alberi alti più di 8 metri, dalle sagome che alimentano fantasie incantate,
facciano
da cupola custodendo orgogliosamente i suoi abitanti impedendo persino alla luce del sole di attraversarla
e riparandoli dalle intemperie anche durante l'inverno.
e riparandoli dalle intemperie anche durante l'inverno.
Dietro
la casa, al di là dei tigli, la Natura esibisce con dignitosa
fierezza il suo trionfo,
il suo prevalere sulle regole, spesso scriteriate, imposte dall'uomo
in un “quadro” che, tutt'ora, osservandolo dopo anni, continua a
suscitare in me meraviglia e profonda gioia interiore; quella che
oggi è divenuta una prateria, era anticamente un vastissimo vigneto
e sotto i tre noci gemelli, che fanno parte della macchia che la
fiancheggia era stata posta una cisterna per la posa del verderame:
guardate oggi come tale cisterna ed il noce cui è stata addossata si
siano “sposati”
provate
ad ipotizzare quanti anni siano occorsi prima che ciò accadesse,
osservate quanta vecchia edera renda ancor più suggestivo questo loro
sposalizio
e
come, inspiegabilmente, questa cisterna sia costantemente colma
d'acqua, in ogni stagione, consentendo agli uccelli che abitano i
nostri boschi di non scendere fino al fiume per abbeverarsi.
Questi
alberi sono tesoro e patrimonio della Natura che li ha creati e del
Tempo che li ha conservati, pulsano della linfa vitale che scorre nei
loro vasi capillari, hanno bisogno di affetto, di carezze e di
abbracci e non sono, in fondo, poi tanto differenti da noi, parlano
solamente un'altra lingua, ma, credetemi, è sufficiente fermarsi per saperli
ascoltare e comunicare con loro.
Ad essere onesta, è di fronte a manifestazioni come queste che ben comprendo come i filosofi romantici deducessero dalla Natura e dalle sue espressioni l'esistenza di una “forza” maestosa, inarrestabile, talvolta tanto dirompente quanto spaventosa, poichè così incommensurabilmente “grande” da non poter essere compresa con i nostri limiti razionali, ma di cui si può fare esperienza solo che emotivamente, l'esistenza del sovrasensibile diremmo noi, dell'infinito, per dirla con Hegel ( Georg Wilhelm Friedrich Hegel, filosofo tedesco,1770 - 1831), del sublime ... per usare un termine caro a tutti i pensatori del XIX secolo !!
Ad essere onesta, è di fronte a manifestazioni come queste che ben comprendo come i filosofi romantici deducessero dalla Natura e dalle sue espressioni l'esistenza di una “forza” maestosa, inarrestabile, talvolta tanto dirompente quanto spaventosa, poichè così incommensurabilmente “grande” da non poter essere compresa con i nostri limiti razionali, ma di cui si può fare esperienza solo che emotivamente, l'esistenza del sovrasensibile diremmo noi, dell'infinito, per dirla con Hegel ( Georg Wilhelm Friedrich Hegel, filosofo tedesco,1770 - 1831), del sublime ... per usare un termine caro a tutti i pensatori del XIX secolo !!
L'esistenza della natura non si fonda, come si illude il
teismo, sull'esistenza di Dio − nemmeno per sogno, è proprio il contrario:
l'esistenza di Dio, o piuttosto la fede nella Sua esistenza, ha il suo unico
fondamento nell'esistenza della natura.
Ludwig Andreas Feuerbach (filosofo tedesco, 1804 - 1872), L’Essenza della Religione ( Das Wesen des Christentums), 1845
Affettuosamente vi saluto e vi ringrazio.
A presto ♥
Dany
ANCIENT SHADE.
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Affettuosamente vi saluto e vi ringrazio.
A presto ♥
Dany
ANCIENT SHADE.
You
will find more in woods than in books. Trees and rocks will teach
you things that no teacher will ever tell you.
Bernard
de Clairvaux, Letters, XII sec.
- photo 1
I love ancient objects,
they talk me about the past, their
history, and for the same reason I love old furniture and old
buildings, I like to restore them, to bring to light their original
appearance leaving as much as possible intact the patina of time and
the signs of their age, I relate to them with the utmost respect and
pay them homage in order to preserve them as much as possible .. The
same attitude is induced to me by years old plants, I try to give
them new life meticulously guarding their appearance, expression of
the time they have already lived .. "You order Nature just
obeying her," wrote Sir Francis Bacon (English philosopher,
1561-1626) in his Essays (Novum organum,
I, aphorism 3).
Years ago when we moved to Tenuta
Geremia I was enthusiastic about the hugheness of its spaces and the
boundless green that surrounds it, but only later and gradually, over
time, often by chance, I discovered with almost childlike wonder and
joy, unexpected views that spoke to me of
its age, so remote from getting lost in time, of its atavistic
oldness.
Tenuta Geremia is centuries old, but
none had told us, that's satisfying my historical curiosity that we
got there,
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- photo 3
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but we had to
realize it, once brought to light its old plants after months of land
reclamation work, only by observing with much care in our woods and in the
garden:
One day, we do not know exactly who decided to plant a box bush (Buxus microphylla), probably to make a dividing hedge over the dry stone wall that was at the center of the front lawn .. we don't know precisely whose were those hands that have planted it, but we know almost certainly that it happened centuries ago: today, after several years, we look at it as a real wood.
One day, we do not know exactly who decided to plant a box bush (Buxus microphylla), probably to make a dividing hedge over the dry stone wall that was at the center of the front lawn .. we don't know precisely whose were those hands that have planted it, but we know almost certainly that it happened centuries ago: today, after several years, we look at it as a real wood.
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- photo 5
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.. Yes, it took
centuries before than such a slow growing plant could constitute an undergrowth of more than 100 square metres inhabited by squirrels, rabbits,
redstarts, blackbirds living in perfect harmony.
A tangle of
branches,
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the bark became withered and grey by time,
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the bark became withered and grey by time,
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talks about hard
and far too long winters of frost, captures admiring glances and
tells of how its trees, taller more than 24 feet, with silhouettes feeding enchanted fantasies,
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make a sort of
dome, guarding proudly its inhabitants by making them protected from
the hot of the summer
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and from the inclemency of the weather during the winter.
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and from the inclemency of the weather during the winter.
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Behind the
house, beyond the lime - trees, Nature performs its triumph with dignified
pride, its prevalence over the rules, often reckless, imposed by
humans, in a sort of “painting” that, even today, goes on
inspiring me in wonder and deep inner joy: that which today has
become a prairie was once a vast vineyard and, under the three twins
nuts that are part of the undergrowth that runs alongside it, was
placed a cistern for the installation of verdigris: look at how today
the nut tree and the tank which was leaning against it are "married"
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try to imagine how many years have
occurred before that happened, look at how much old ivy increase in suggestion this embrace
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and how,
inexplicably, this tank is constantly full of water, in every season,
allowing the birds inhabiting our forests not to get down to the river to
drink.
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These trees are
treasure and heritage of the Nature that created them and of the Time
that saved them, they pulse of the lifeblood flowing in their
capillaries, they need affection, caresses and hugs and aren't, after
all, so much different from us, they only speak another language, but, believe me, it's
enough to stop to be able and listen to them and communicate with them.
Well, honestly, is faced with events like this that I understand how the Romantic philosophers deduced from Nature and its expressions the existence
of a "force"
majestic, unstoppable, sometimes so sensational as scary as so immeasurably "great" that cannot be understood with our rational limits, but which can be experienced only emotionally, the existence of the supersensible, we would say, of the infinite, to quote Hegel (Georg Wilhelm Friedrich Hegel, German
philosopher, 1770 -1831 ), the
sublime ...
to use a term dear to every
thinker of the
nineteenth century!
The
existence of nature is not based, as the theism illudes itself, on
the existence of God - not at all, it is just the opposite: the
existence of God, or rather the belief in His existence, has its sole
foundation in existence of nature.
Ludwig Andreas Feuerbach (German philospher, 1804 - 1872), The Essence of Religion (Das
Wesen des Christentums),
1845
See you soon ♥
Dany
Dany