giovedì 1 agosto 2013

Le bambole della Regina Vittoria.







                                                 La piccola Alexandrina Victoria



"L'istinto che induce una bambina a giocare il ruolo di madre con le proprie bambole non è reso meno interessante ed affascinante dal fatto che sia comunemente diffuso in tutta l'infanzia femminile, ma diventa più significativo se vi si aggiunge un tocco di arte ed una profonda nota di immaginazione. E se l'immagine di una bambina tra le sue bambole cattura la nostra attenzione, se scopriamo il disvelarsi in essa di premonizioni di spiccata individualità e di fantasie alate che daranno il proprio frutto in futuro, questo studio diventa ancor più interessante ed accattivante qualora ravvisiamo in questa piccola bambina una principessa che è innanzitutto una bambina come tutte le altre e, al contempo, da tutte le altre così tanto differente.
Una piccola creatura, non ancora 'appesantita' da una corona, ma già costretta a condurre una vita appartata ed adombrata dal potere supremo.





La principessa all'età di tre anni con la madre, Duchessa del Kent, in un dipinto di Henry Bone (1755 - 1834) acquistato dalla Regina Vittoria nel 1861 ca.
Supplied  by Royal Collection Trust © HM Queen Elizabeth II 2012 RCIN 404239 (http://www.queen-victorias-scrapbook.org/contents/1-1.html)




Queste le prime righe di una corposa ed interessantissima recensione sulla collezione di bambole della Regina Vittoria pubblicata nel n. 21 del The Strand Magazine (Settembre 1892), con, non solo il benestare, ma anche la collaborazione diretta di Sua Maestà che corresse ed arricchì con note a piè pagina il testo, pubblicazione che riscosse già al tempo grande interesse e curiosità presso il popolo britannico legato da un profondo sentimento di affetto e di ammirazione per la propria Regina - fanciulla.





The Strand Magazine era una rivista mensile fondata da George Newnes e pubblicata nel Regno Unito dal gennaio 1891 al marzo 1950. Probabilmente la rivista più popolare tra quelle periodiche illustrate in epoca tardo vittoriana ed edoardiana, essa vantava una stesura di oltre 400.000 copie al mese, era costituita generalmente da un'insieme di storie a puntate per adulti, saggistica di cultura generale e pubblicazioni per bambini ed era riccamente illustrata contenendo più di 100 illustrazioni ogni numero. E noto come molti romanzi di narrativa siano stati pubblicati a puntate nel The Strand Magazine, in particolare le brevi storie con protagonista Sherlock Holmes, scritte da Arthur Conan Doyle. 


Ma torniamo alla nostra piccola Principessa Victoria, 


    Princess Victoria all'età di quattro anni in un dipinto di Stephen Poyntz Denning (1823)




chiusa all'interno di Kensington Palace, cresciuta quasi sempre senza la compagnia di altri bambini: "Miss Victoria Conroy - in seguito Mrs Hanmer - le faceva visita una volta la settimana e solo occasionalmente altri bambini giocavano con lei, ma, con queste eccezioni, era lasciata sola in compagnia delle sue bambole" disse Sir Henry Pononby 1 ... ma non pensate a bambole universalmente intese come paradigma di bellezza e leggiadria, le bellissime e prestigiose bambole in voga all'epoca con visi dalla pelle quasi trasparente di fine porcellana e capelli veri, stiamo parlando di bambole di legno, umili e semplicissime, stilizzate, dai lineamenti appena accennati, dall'aspetto un po' teutonico ( Dutch doll- not Dutch - type of face), senza mento, con un piccolo naso, talvolta spostato sulla destra, il collo allungato, guance rosse, quasi marionette, con lievi differenze nell'espresssione, ma somiglianti nella fisiognomia e nell'abbigliamento alle persone che facevano parte della vita della piccola Victoria .. è come se ella avesse interpretato, pirandellianamente, la proprie giornate come scaturenti da un canovaccio e avesse voluto riprodurle in altre "pieces teatrali" con le trame da inventare di volta in volta: le sue bambole erano riproduzioni di membri della servitù, degli aristocratici appartenenti alla corte, di personaggi del mondo dello spettacolo seguiti e conosciuti a teatro, persone vere, reali, con cui poter giocare.




  Princess Victoria all'età di nove anni in un dipinto di Stephen Catterson the Elder Smith



Era alquanto facile vedere la Principessa Victoria aggirarsi nei giardini di Kensington Palace con in mano un blocco per appunti su cui disegnava e annotava i dettagli che più la colpivano della realtà che la circondava




            Princess Victoria all'età di undici anni in un dipinto di Richard Westhall (1830)




e ne aveva uno in particolare, dalla copertina blu, dedicato esclusivamente alle proprie bambole che reca il titolo, scritto con i tratti incerti propri di una grafia ancora infantile, "Archivi di bambole" (List of my dolls):





                            Copia del frontespizio del quaderno dedicato alle bambole



in esso annotava il nome della bambola, i dettagli del suo abito, chi doveva rappresentare, e qualora si trattava di una ballerina, il titolo del balletto, la data in cui vi aveva assistito ed il periodo storico in cui era ambientato .. pensate con quanta meticolosità ella si dedicava a questo suo "impegno", quanta precisione scrupolosa riponeva solo che nel nel progettarle e la loro straordinarietà risiede proprio in questo, nella cura con cui sono abbigliate, nei particolari e nei dettagli che caratterizzano i vestiti, gli accessori, i cappelli, e dal fatto, infine, che almeno trentadue toilettes delle centotrentadue che compongono l'intera collezione, sono state realizzate da lei stessa ( le altre sono state confezionate perlopiù dalla Baronessa Lehzen, l'affezionata istitutrice della piccola Principessa ).

Riuscite a vedere le mani della piccola Victoria mentre, ispirata dal suo talento artistico, cuce i piccoli abiti in seta preziosa delle sue prestigiose bambole, tutti diversi uno dall'altro, ferma con ago e filo piccolissime pieghe nel sontuoso pizzo delle loro sottane, ritaglia "francobolli" di tessuto per farne minuscole tasche per i grembiuli di quelle più umili, ricama orli e cifre in fazzolettini quasi inafferrabili .. ?!

Pensate che alcune bambole sono davvero piccolissime, la loro statura infatti varia da tre a nove pollici per cui stiamo parlando di lavori artigianali di altissima precisione, ingegno ed artisticità, per i quali è richiesto un gusto ed una pazienza difficilmente rapportabili all'età di una bambina di dieci, dodici anni di età.

Ed ancora con quale estro riusciva a creare veri e propri "quadri" valendosi della loro mobilità: ogni bambola ha cosce, ginocchia, gambe, gomiti, spalle perfettamente articolate .. ma addentriamoci nella lettura ed osserviamole più da vicino.


"Le bambole vestite da Sua Maestà erano nella maggior parte dei casi personaggi del mondo del teatro, Ladies della Corte ed anche tre maschi (nell'intera collezione ve ne sono non più di sette, otto) e qualche bimbo, piccole creature fatte di stracci con il volto di mussola dipinta "2.

Victoria rappresentò M.lle Duvernay (17), famosa ballerina del tempo, come la vide nel balletto 'Sleeping Beauty', "vestita come una fatina con un abito di tarlatana bianco da cui si dipanano piccoli orpelli scintillanti verde, oro e cremisi; il suo bel collo è cinto di perle e reca una parrucca sul capo. Una veste con un immensa quantità di lavoro di cucito e di livello più artistico è indossata da Mrs Dudley (30), ex M.lle Leontine Héberlé, come è apparsa nel balletto 'L'Anneau Magique', nel 1832 , 'realizzato dalla Principessa Vittoria'. E 'di bianco satin ricoperto di tessuto spagnolo a rete anch'esso bianco e presenta su ciascun lato della gonna piccoli pannelli bianchi profilati in raso, legati a ciascuna estremità con fiocchi di nastro bianco infinitamente piccoli ed è ornato da circa metà altezza con piccoli mazzi di rose rosa. La bella e la precisa simmetria delle ghirlande e dei pannelli; il rivestimento delicato di ogni parte del vestito, la cura con cui la corona in argento e quella di rose sono state disposte sul capo, costituiscono un lavoro che è, a suo modo, se si può usare un termine così grande, un piccolo 'capolavoro' che renderebbe soddisfatto e lieto il cuore di Mr. Ruskin. Le ghirlande di fiori e nastri sono, io credo, più uniche che rare, e sono disposto a pensare che essi siano stati fabbricati per questo speciale scopo. Il nastro, ampiamente utilizzato per le guarnizioni, è la cosa più bella del suo genere, è molto stretto, ben al di sotto di un quarto di pollice di larghezza, ed è composto da due, e talvolta tre, tonalità di colore, nei morbidi toni del rosa, giallo, malva, e del blu (...) Ogni piccola rosa ha il suo centro verde ben regolare ed il gambo e le foglie che la completano sono state tutte di volta in volta tagliati e sagomati con strabiliante abilità."3






M.lle Duvernay nella foto in alto a sinistra, Mrs Dudley al centro della foto in basso a destra.




Ed ancora Marie Taglioni vista nei balletti 'La Bayadère' ( 7), 'La Sylphide' (10) e "William Tell" (14), M.lle Proche (43) come appariva nel balletto 'Un jour à Naples' e .. potrei continuare ancora, l'elenco è quasi .. infinito, credetemi !!

Ma insieme con grandi dame vestite in lunghi abiti e strascichi, appariscenti parrucche ed ampi cappelli ( tra cui primeggia la Contessa Catherine di Claremont (91)il cui mantello di raso rosa bordato di ermellinocon un'ampia mantellina della stessa pelliccia, è tra gli abiti decritti il più "costoso". La sontuosità della sua toilette è accresciuta da un lungo strascico di raso rosa ricamato in argento, e da un elaborato copricapo di rete biancapizzo e fiori in oro."4) vi sono personaggi meno appariscenti che non vanno assolutamente tralasciati, quali Mrs Martha, la governante (82), che indossa una cuffia davvero esemplare; così la descrive Frances H. Low nella suddetta recensione: "è una bambola più grande e più consistente rispetto alle altre, con un volto grasso, tondo, dall'aspetto bonario, un naso largo e un'aria di prospera compiacenza che riporta con la mente a vecchie cassapanche di quercia, lenzuola profumate di lavanda pressata .. è l' attraente governante di famiglia di un tradizionale romanzo domestico. Il suo vestito è così appropriato e vero, come doveva essere al tempo, una lunga tonaca bianca, un corpetto pieno con maniche disegnate ai polsi, e un lungo grembiulone deliziosamente vecchia - maniera nelle tonalità di intensi e cupi toni di porpora, quasi sconosciuto ai nostri tempi. Una cuffia di retina bianca, con pizzo bianco, fronzoli e volants è legata sotto il mento rotondo da un nastro rosae se sono davvero esistite governanti prosperose nei tempi antichi dal volto così piacente non c'è da stupirsi che i romanzieri si siano lasciati tanto ispirare da loro."5




                                    
                                       (Mrs Martha è nella foto in alto a sinistra)



E che dire della dolcissima Miss Arnold (81), "avvolta nel più semplice degli abiti in mussola bianca, con un nastro a fascia lilla intorno al collo. Sulle spalle reca uno scialle in pizzo che scende ai lati fino ai piedi e a guardare il suo volto serio da ragazzina puritana sotto la grande cuffia antracite si dimentica che si ha di fronte una bambola in legno con le guance pitturate. Quanto fascino in questa poke-bonnet (cuffia con ampia visiera legato sotto il mento) punteggiata di giallo paglierino, tagliata con l'occhio di un artista per il colore, le linee severe e la scelta del nastro viola con cui legarla sotto il mento!"6  






                                         (Miss Arnold è nella foto in alto a sinistra)




E chissà se questa bambola, così priva di annotazioni, corrisponde ad una ragazzina vista realmente dalla Principessa o piuttosto dobbiamo pensare che incarnasse il suo ideale di umiltà, dolcezza, purezza ...

Nel 1894 lo stesso Frances H.Low darà alle stampe un libro intitolato Queen Victoria's Dolls 







illustrato con i graziosi acquerelli di Alan Wright tratti proprio dalle foto pubblicate sul The Strand Magazine.





Termino qui questo mio viaggio affascinante tra le piccole opere d'arte della Regina Vittoria, è giunto il momento di salutarci, ma vi lascio con questo video che vi illustra una dozzina delle straordinarie bambole di cui oggi abbiamo parlato .... osservate e stupitevi !!
Un saluto affettuoso.






A presto 



Dany



Fonti bibliografiche:

Frances H. Low, Queen Victoria's Dolls, The Strand Magazine - An Illustrated Monthly, edited by George Newnes LTD., 8, 9, 10 & 11 Southampton Street and Exeter Street, Strand, London, n.21, Settembre 1892,
(ne trovate copia on line al seguente link: http://archive.org/details/StrandMagazine21)

Citazioni:

1 - op. cit.,  pag.224
2 - op. cit., pag. 225
3 - op. cit., pag. 228 - 229
4 - op. cit., pag 234
5 - op. cit., pag. 232
6 - op. cit., pag. 237 - 238











Queen Victoria's Dolls.

- picture 1 - The little Alexandrina Victoria


THE instinct that prompts the normal little girl to play the part of mother to her dolls is not the less interesting and charming that it is common to all female infancy ; but it becomes something more characteristic when to this is added a touch of art and a strong note of imagination. And if the picture of any little girl amongst her dolls is one that attracts us, if we delight to discover premonitions
if unfolded individuality and winged fancies that will presently bear fruit,
how much more absorbing and interesting does this study become when that little player is a child-princess who is at once a child like any other, and yet at the
same time how unlike. A little being, as yet unweighted with a crown, yet set apart and shadowed by sovereignty.



picture 2 - The Princess at the age of three years with her mother, Duchess of Kent, in a painting by Henry Bone (1755 - 1834) purchased by Queen Victoria in 1861 approx. Supplied by the Royal Collection Trust © HM Queen Elizabeth II in 2012 RCIN 404239 (http://www.queen-victorias-scrapbook.org/contents/1-1.html)


These are the first lines of an extensive and interesting review on Queen Victoria's dolls collection published in the issue no. 21 of The Strand Magazine (September 1892), with not only the approval and goodwill but also the direct collaboration of Her Majesty who corrected and enriched the text with footnotes, a publication that, already at that time, collected great interest and curiosity among British people bound by a deep feeling of affection and admiration for their Queen - girl.


picture 3


The Strand Magazine was a monthly magazine founded by George Newnes and published in the UK from January 1891 to March 1950. Probably the most popular magazine among the periodic illustrated in the late Victorian and Edwardian times, it featured a draft of over 400,000 copies per month, generally consisted of a set of serialized stories for adults, nonfiction of general culture and children publications and was richly illustrated containing more than 100 illustrations each number. It is well known that many fiction novels have been published in The Strand Magazine, in particular short stories featuring Sherlock Holmes written by Arthur Conan Doyle.
But let's come back to our little Princess Victoria,


picture 4 - Princess Victoria at the age of four years in a painting by Stephen Poyntz Denning (1823)


closed within Kensington Palace, which grew almost always without the company of other children, "Miss Victoria Conroy - afterwards Mrs Hanmer – came to see her once a week and only occasionally others played with her, but, with these exceptions, she was left alone with the companionship of her dolls", said Sir Henry Pononby 1 ... but you don't have to think about dolls universally known as paradigm of beauty and lovelinessthe charming and prestigious dolls with almost translucent biscuit faces and real hair as they were in vogue at that time, we're talking about wooden dolls, humble and simple, stylized, with just sketched features, looking a bit 'Dutch doll-not Dutch - type of face', without chin, with a small nose, sometimes shifted to the right, a long neck, painted cheeks, almost puppets, with slight differences in their expression, but similar in physiognomy and clothing to the people who were part of the little Victoria's life .. it is as if she had read her life as arising out of an outline ( so Pirandello did ) and wanted to play it in other "theater plays" with the plots to be invented from time to time: her dolls were reproductions of members of the easement, aristocratics belonging to the Court, characters of the show followed and known at the theater, real people, alive, with which be able to play.


picture 5 - Princess Victoria at age nine in a painting by Stephen Catterson the Elder Smith


It was quite easy to see Princess Victoria wandering in the gardens of Kensington Palace, holding a note - book on which she drew and wrote down the details of the reality that surrounded her that most struck her


picture 6 - Princess Victoria at the age of eleven years in a painting by Richard Westhall (1830)


and she had one in particular, with a blue cover, dedicated exclusively to her dolls, where we can read the title, written with a still uncertain childish handwriting, 'List of my dolls':


picture 7 - A copy of the title page of the note - book dedicated to dolls


there she noted the name of the doll, the details of her dress, who was supposed to represent, and if she was a dancer, the title of the ballet, the date on which she was present at the play and the historical period in which it had set .. just think with how much meticulous care she was devoted to its "commitment", how much devotion  she placed only in the design them and their uniqueness lies precisely in this, in the care with which they are dressed, in the details characterizing the clothes, accessories, hats, and on whether, finally, that at least thirty-two toilets of the hundred thirty-two that make up the entire collection, were made by herself (the others were made in most part by Baroness Lehzen, the little Princess's governess).



Can you see Victoria's little hands while, inspired by her artistic talent, sews little dresses in precious silk of its prestigious dolls, all different from each other, stops with needle and thread in the sumptuous lace small folds of their skirts, cuts off "stamps" of fabric to make tiny pockets for the most humble's aprons, embroiders hems and initials in almost elusive tissues .. ?! You have to know that some dolls are really very small, in fact their stature varies from three to nine inches so we are talking about high precision crafts, ingenuity and artistry, that require a patience and a taste hardly relatable to the age of a child of ten to twelve years of age.
And yet with such talent she could create real "pictures" making use of their mobility: each doll has her thighs, knees, legs, elbows, shoulders perfectly articulated .. 

Let's go and look at them reading more closely.

“The dolls dressed by Her Majesty are for the most part theatrical personages and Courtladies, and include also three males (of whom there are only some seven or eightin the whole collection)and a few little babies, tiny creatures made of rag, with painted muslin faces.”2.
Victoria  represented M.lle Duvernay (17), famous dancer of the time, when she saw her in the ballet 'Sleeping Beauty', "dressed as a fairy dress with a white tarlatan from which unfold little tinsel sparkling green, gold and crimson, and the her fair neck is surrounded by pearls and bears a wig on his head. a robe with a huge amount of work in sewing and artistic level is worn by Mrs. Dudley (30), former Mlle. Héberlé Leontine, as she appeared in the ballet 'The Anneau Magique ', in 1832 'made by Princess Victoria.' It is of white satin covered with white Spanish net, and has on each side of the skirt tiny panels made of white satin piping, tied at each end with infinitesimally small bows of white ribbon, and ornamented about half way up with tiny bunches of pink roses. The beautiful precision and symmetry of the bows and panels;the delicate finish of every part ofthe dress ; the care with which the silver coronal and wreath of pink roses have been disposed on the head, constitute a piece of work which is, in its way, if one may use so big a word, little " masterpiece " that would satisfy and gladden the heart of Mr. Ruskin.The wreaths and ribbons are, I think, quite unique, and I should feel disposed to the belief that they were manufactured for this especial purpose.
The ribbon, extensively used for the trimmings, is the prettiest thing of its kind. It is very narrow, well under a quarter of an inch in breadth, and is composed of two, and sometimes three, shades of colour, in the softest pinks, yellows, mauves, and blues (...) Every piece, has its neatly adjusted green centre and stalk and accompanying leaves, all of which in their turn are cut and shaped with wonderful skill.” 3



picture 8 - Mlle Duvernay in the photo at the top left, Mrs. Dudley at the center of the bottom right one.


And yet Marie Taglioni saw in the ballets 'La Bayadère' (7), 'La Sylphide' (10) and "William Tell" (14), M.lle Proche (43) as she appeared in the ballet 'One day in Naples' and ... I could go on, the list is almost .. neverending, believe me!

But togheter with great ladies dressed in long dresses with trains, showy wigs and large hats (among which stands out the Countess Catherine of Claremont (91)whose cloak of pink satin edged with ermine,and having a deep pelerine of the same fur, is of the most costly description. The sumptuousness ofher toilette is increased by a long pink satin train embroidered in silver, and an elaborate headdress of white net,lace, and gold flowers.”4) there are less inconspicuous characters that shouldn't be disregarded such as Mrs. Martha, the housekeeper (82), wearing a truly exemplary cap; so Frances H. Low in the review me mentioned above, describes her She is a bigger and more substantial doll than the rest, with a fat, round, good-humoured face, a broad nose, and an air of prosperous complacency which send your thoughts back to oak chests, lavender - pressed sheets, and the attractive "family housekeeper " of a certain type of domestic novel. Her dress is as appropriate and " real " as it could be ; a long, full, white lawn frock, full bodice, with sleeves drawn in at the wrist, and a long pinked-out apron of that delicious oldfashioned shade of deep rich purple which is almost unknown in modern stuffs. A white net cap, with white lace frills and flying pink ribbons, is tied on under her round chin; and if there were many such pleasant-faced, buxom housekeepers in the olden days, it is no wonder that the romancers make so much of them.” 5



picture 9 - Mrs Martha is in the photo at the top left


And what about the far too sweet Miss Arnold (81) ”just a sweet natural young girl a gentlewoman, every inch of her in the simplest of white muslin frocks with a faintly tinted lilac sash and neck ribbon. Over her shoulders is a lace fichu reaching in long ends to her feet. You forget for an instant about wooden joints and painted cheeks; and, peering beneath her coal-scuttle bonnet, look eagerly for the fair and serious face that goes along with this Puritan maiden.
What a bewitching thing this poke bonnet is, too, of rich yellow straw, trimmed with an artist's eye for colour, in severe lines of purple ribbon tying under the demure chin !” 6




picture 10 - Miss Arnold is in the photo at the top left



I wonder if this doll, so devoid of annotations, corresponds to a girl really seen from the Princess, or rather we have to think that she embodied her ideal of humility, gentleness, purity …

In 1894 the same Frances H.Low published a book called Queen Victoria's Dolls


picture 11


illustrated with the charming watercolors by Alan Wright taken from the photos published in The Strand Magazine we've just read.


picture 12


This fascinating journey of mine through Queen Victoria's small masterpieces of art is going to end, the time to say goodbye has come, but I'm leaving you with this video that shows a dozen of the extraordinary dolls of which we talked about today.... watch and be amazed!
An affectionate greeting.






See you soon ♥




Dany



Bibliographic sources:

Frances H. Low, Queen Victoria's Dolls, The Strand Magazine - An Illustrated Monthly, edited by George Newnes LTD., 8, 9, 10 & 11 Southampton Street and Exeter Street, Strand, London, 21, in September 1892,(you can find a copy on line at the following link: http://archive.org/details/StrandMagazine21)


Quotations:
1 - op. cit., p.224
2 - op. cit., p. 225
3 - op. cit., p. 228 - 229
4 - op. cit., p 234
5 - op. cit., p. 232
6 - op. cit., p. 237 - 238



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12 commenti:

  1. These are truly so beautiful, Dany.
    Thank you for sharing them and all of this information here.
    I wish you a beautiful weekend, my friend.

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    1. @ Lisa
      I'm far too glad that you appreciate this post of mine, so "worked in archives", quite unusual and .. curios, if you want!
      That's a subject that grew me enthusiastic since the first minute I began this work, I love history and all that ordinary history doesn't let us know ..
      A hugh for wishing you a good week ✿⊱╮

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  2. Your blog is really stunning and what a lovely post
    my compliments to you
    nancy

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    1. @ nancy
      thank you so much, you're heartily welcome !!!
      Have a lovely evening

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  3. Un'altro post bello e interessante. :)
    La piccola Alexandrina Victoria e` adorabile.
    Mio padre e` ligure, di Savona. :D

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    1. @ Kia
      non dico che il mondo è davvero piccolo perchè detesto le frasi fatte e le retorica ..., ma lascia che lo pensi !
      Ci siamo incontrate sul blog di Lisa Gordon che è statunitense, tu vivi in Scozia .. e poi scopriamo che abbiamo entrambi radici liguri .. il web è davvero sorprendente !!
      Io sono nata a Genova dove ho vissuto per 27 anni e poi ho scelto la campagna al caos della città ed ora abito a pochi chilometri dal confine con la provincia di Savona.
      Buona giornata amica mia e grazie per le tue belle parole

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  4. Avere la possibilità di attingere a testi che altrimenti sono persino sconosciuti ed ignorati è semplicemente meraviglioso, quando poi sono così curiosi e .. teneri, beh, non ci sono parole, grazie Daniela!

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    1. @ Mavi
      è realmente una grande soddisfazione leggere libri, riviste, saggi che hanno un tempo e che parlano di storia, sfogliati e letti da chissà quanti occhi, ma quando a questo si sommano i vostri commenti allora il mio entusiasmo sale su fino a raggiungere le stelle !!!
      Grazie a te cara, davvero di cuore ♡

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  5. So beautiful, Dany. You are so spot on about women, babies, and dolls. I love that you found these beautiful artistic displays of this. Even very old women in nursing homes often have a baby doll. Just goes to show how strong that instinct is.


    Happy Thoughts of Home. ♥

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    1. @ Stacey
      the thing is that when Queen Victoria was a little girl she made her dolls by herself, that's why she was so jealous of them when she grew up, she wanted to preserve them, and, thanks to her 'jealousy' we may admire them still today, isn't it wonderful ?
      Thank you, my wonderful friend, thank you always !

      Sending much love, hugs and more hugs to you ⊰✽∗♥∗✽⊱

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  6. For little girls dolls are such treasures. I sure remember mine. They weren't this beautiful though.

    Thank you for joining the Awww Mondays Blog Hop.

    Have a fabulous Awww Monday and week. Big hug. ♥

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    1. Sandee,
      dear friend, we all loved and still treasure the days in which we played with our dolls, of course!
      The particularity of Queen Victoria's ones is that they were made by herself and she was inspired by the people she saw around her: she made them, she sew their hair, their dresses and so on.
      Enjoy your Wednesday with gladness ❥

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I THANK YOU WHOLEHEARTEDLY FOR YOUR THOUGHTS AND WORDS, SO PRECIOUS TO ME.