Mamma ha detto che ama
solo me.. " Così si ama solo una volta nella vita. Si pensa
solo alla creatura amata, tutto è per lei, dagli altri non si
pretende nè ci si aspetta nulla. Per questo non potrò neppure
capire come si possano amare molte persone" ...
Prima che io nascessi lei aveva questo amore ("terribile"). Con gli altri suoi bambini era la nonna Sofia che gestiva il ruolo della mamma - con me ... doveva essere diverso; nonostante la suocera io dovevo restare la sua e solo la sua bambina, il suo gioiello, sul quale nessuno poteva avere dei diritti, tranne lei; e tutta la capacità d'amare che fino ad allora era rimasta chiusa nel suo cuore fluì verso questa bambina. - 1
Dalle fonti autobiografiche scritte da chi le era molto vicino, dalle scritture private e dalle poesie che Sissi ci ha lasciato traspare qualcosa di molto più profondo, radicale, sorgivo di un legame affettivo, Maria Valeria conquistò subito il suo cuore, ne divenne immediatamente parte tanto da essere con questa sua creatura una cosa sola, indissolubile, anzi, ella ne rappresentava la parte più bella, la più vera, autentica, l'unica che ancora poteva cullare sogni ed aspirazioni, nutrire speranze,... l'UNICA, appunto.
Sposa dal 1854 di Francesco Giuseppe, già Imperatore d'Austria, il 5 Marzo del 1855 Elisabetta diede alla luce la splendida Sofia Amalia
che si spegnerà all'età di soli tre anni di vita: di questa tristissima perdita l'Imperatrice non farà mai parola, si legge tra le pagine del diario di Maria Valeria, e sarà proprio lei a scoprire documenti, carte e ritratti di questa sorella persa prima ancora di averla conosciuta, celati e custoditi in un cassetto della stanza della madre, aperto solo dopo la sua morte con l'intento di riordinarne i ricordi.
Quelli legati alla piccola Sofia furono i primi grandi dolori di Sissi: vedendo la giovane ancora inadatta ad essere moglie di un Imperatore (opinione che mai cambierà), la madre di Francesco Giuseppe, Sofia, si sentirà legittimata ad assumersi la piena responsabilità dell'educazione della nipote, imponendone anche il nome senza neppure aver consultato la madre. All'insaputa dell'Imperatrice aveva inoltre disposto che gli appartamenti della piccola arciduchessa fossero vicini ai suoi e che Sissi potesse fare visita alla bimba soltanto in sua presenza.
Per l'Imperatrice, che non poteva contare neppure sulla comprensione e l'appoggio del marito, lo sgomento crebbe a tal punto che nel 1858 quasi rapì le piccole Sofia e Gisella, nata un anno dopo, per poterle portare con sé in Ungheria, ma si trattò, malauguratamente, di un gesto fatale poichè entrambe le piccole si ammalarono gravemente di rosolia tanto da giungere in fin di vita: Gisella, più robusta, riuscì a guarire quasi miracolosamente,
ma per Sofia le speranze furono vane.
Per Elisabetta si trattò di un evento talmente scioccante che cominciò con il recare malinconia e tristezza nella sua vita: sempre più andava scoprendo che non poteva viverla come desiderava.
Segnata dal senso di colpa per la morte della piccola, chiusa nella propria stanza tra le anguste pareti di Schönbrunn cercando di soffocare lo straziante dolore, mentre Francesco Giuseppe riprese il suo viaggio, Elisabetta uscì dalla depressione scoprendo di attendere un figlio.
Era il 21 Agosto 1858 quando nacque l'erede al trono imperiale, Rodolfo, che crebbe in compagnia della sorella Gisella da cui lo separavano solamente due anni, entrambi allevati ancora seguendo il cerimoniale di Corte,
che si spegnerà all'età di soli tre anni di vita: di questa tristissima perdita l'Imperatrice non farà mai parola, si legge tra le pagine del diario di Maria Valeria, e sarà proprio lei a scoprire documenti, carte e ritratti di questa sorella persa prima ancora di averla conosciuta, celati e custoditi in un cassetto della stanza della madre, aperto solo dopo la sua morte con l'intento di riordinarne i ricordi.
Quelli legati alla piccola Sofia furono i primi grandi dolori di Sissi: vedendo la giovane ancora inadatta ad essere moglie di un Imperatore (opinione che mai cambierà), la madre di Francesco Giuseppe, Sofia, si sentirà legittimata ad assumersi la piena responsabilità dell'educazione della nipote, imponendone anche il nome senza neppure aver consultato la madre. All'insaputa dell'Imperatrice aveva inoltre disposto che gli appartamenti della piccola arciduchessa fossero vicini ai suoi e che Sissi potesse fare visita alla bimba soltanto in sua presenza.
Per l'Imperatrice, che non poteva contare neppure sulla comprensione e l'appoggio del marito, lo sgomento crebbe a tal punto che nel 1858 quasi rapì le piccole Sofia e Gisella, nata un anno dopo, per poterle portare con sé in Ungheria, ma si trattò, malauguratamente, di un gesto fatale poichè entrambe le piccole si ammalarono gravemente di rosolia tanto da giungere in fin di vita: Gisella, più robusta, riuscì a guarire quasi miracolosamente,
ma per Sofia le speranze furono vane.
Per Elisabetta si trattò di un evento talmente scioccante che cominciò con il recare malinconia e tristezza nella sua vita: sempre più andava scoprendo che non poteva viverla come desiderava.
Segnata dal senso di colpa per la morte della piccola, chiusa nella propria stanza tra le anguste pareti di Schönbrunn cercando di soffocare lo straziante dolore, mentre Francesco Giuseppe riprese il suo viaggio, Elisabetta uscì dalla depressione scoprendo di attendere un figlio.
Era il 21 Agosto 1858 quando nacque l'erede al trono imperiale, Rodolfo, che crebbe in compagnia della sorella Gisella da cui lo separavano solamente due anni, entrambi allevati ancora seguendo il cerimoniale di Corte,
ma quando il 22 aprile 1868 ad Ofen (Buda) nascerà, nel castello di Gödöllő
Maria Valeria Matilde Amelia d’Asburgo Lorena, finalmente Sissi, all'età di 31 anni, sarà in grado, per la prima volta, di poter fare la madre e di vedere tornare la luce nella propria vita: uno, uno dei suoi tanti sogni stava al fine trovando realizzazione (l'arciduchessa Sofia, ormai anziana, si spegnerà dopo una lunga malattia nel 1872 e su questa nipote non riuscirà ad imporre la propria "giurisdizione"; Elisabetta sapeva di dover comunque trovare la forza necessaria per prevalere anche di conseguenza alle reazioni del piccolo Rodolfo che mal sopportava l'educazione impostagli ed i metodi con cui gli veniva impartita).
Da secoli non nasceva un principe reale in Ungheria e Sissi, da poco incoronata regina d'Ungheria,
voleva elargire questo dono ai nuovi sudditi: se fosse nato un principe si sarebbe chiamato Stefano, patrono di questa terra tanto travagliata di cui l'Imperatrice s'impegnò profondamente a risollevare le sorti, ma trattandosi di una principessa il nome fu mutuato dalla storia; in epoca romana l'Ungheria faceva originariamente parte della provincia della Pannonia Inferiore, ma venne successivamente suddivisa, sotto Diocleziano, in Pannonia Secunda e Pannonia Valeria o semplicemente Valeria e Maria Valeria o Valerie, come era chiamata affettuosamente in famiglia, verrà soprannominata dai sudditi "bambina ungherese" non solo perchè l'Ungheria le diede i natali: allora si "spettegolava" sulla possibile paternità data dal conte Gyula Andrássy, primo ministro ungherese e grande ammiratore dell'Imperatrice, chiacchiere avvalorate anche dalla minore somiglianza con il padre rispetto ai fratelli, ma sempre solo chiacchiere rimasero; perchè sarà, inoltre, spronata a parlare con i genitori la lingua ungherese piuttosto che il tedesco e perchè spesso gli ungheresi la vedranno soggiornare al castello, che, come la madre, inevitabilmente amerà molto.
A quell'epoca Gisella aveva già 12 anni e Rodolfo 10, Maria Valeria non crescerà con i fratelli che si sposeranno quando sarà ancora bambina,
ma sarà strettamente legata ad alcune cugine materne, soprattutto Amalia che sarà per
lei come una sorella ( figlia dell'adorato fratello Karl Theodor Sissi la considerava alla stregua delle altre sue creature ), sempre al suo fianco, e dalla quale mai si separerà se non con il matrimonio,
ed ai genitori dei quali condivideva gli impegni, gli interessi, gli svaghi, le vacanze, le giornate di corte, riuscendo a risaldare un legame che si stava ormai deteriorando perchè sempre più venivano alla luce le differenze incolmabili tra due caratteri straordinari, ma lontani, sempre più lontani, l'uno preso innanzitutto dal dovere dettato dall'essere Imperatore degli austriaci e degli ungheresi, l'altra dalla propria emotività, dalla propria interiorità, dalle proprie aspirazioni deluse, dalla propria solitudine.
Era l'Imperatore che esercitava un enorme fascino agli occhi di questa delicatissima fanciulla
che, come tutti del resto, era abbagliata dalla bellezza prorompente della madre *, da lei ammirata e desiderata, ... sempre ...,
1883, 8 GENNAIO - Ballo di Corte. La mamma era di nuovo così bella ! Mi è stato permesso di andare insieme a lei nel salotto .. 2
ma non resisteva al "suo" imperturbabile ed impenetrabile, dolce, timido, riservato, ma tenero Imperatore
1884, 29 MAGGIO - Ora insomma è giunto il momento ... la porta si aprì e come un lampo ero già accanto a lui - presi la sua mano, la baciai alcune volte, la lasciai però presto per, dimentica di tutto, stringere entrambe le mie braccia attorno al suo collo e lo baciai una, due volte ! Lui ! Mio padre ! Il mio imperatore !!! Era un sogno, un incantevole ebbrezza. Anche lui mi baciò più volte e quando infine si staccò da me, le sue prima parole furono:" Quanto tempo !". Si spogliò in fretta e mentre apriva una gran quantità di scritti posati sulla sua scrivania, dovetti raccontare di mamma, Metzeger etc... poi venne portato il suo caffè e per mia grandissima meraviglia fece colazione alla scrivania ! Mi chiese se avevo già fatto colazione e quando dissi no - oh incanto ! - fece portare la mia colazione nella sua stanza e potei mangiare vicino a lui. Troppa felicità ! Avrà notato quanto ero felice ? Lo notò di sicuro, perchè mi disse che potevo restare fino alle 8 e allora mi sedetti zitta zitta sulla sedia accanto alla sua scrivania, mentre lui cominciava a lavorare. Non era mai successo, mai, mai! Ogni tanto chiedeva di nuovo qualcosa o faceva un'osservazione sul suo lavoro e poi di nuovo c'era silenzio per un pezzo, interrotto solo dal grattare della sua penna quando firmava i documenti. - E nonostante ciò papà sembrava così felice, come forse mai l'ho visto prima ! E come ero beata io ... pensai che un po' è merito di Paola, questa grande fortuna perchè chissà se senza la sua opera di convincimento avrei mai avuto il coraggio di salutare papà così ... 3
E questa sua propensione sarà per lei spesso motivo di rammarico: soffocata dall'amore straripante e mai celato di Sissi, che solo più avanti riuscirà a comprendere e ricambiare al punto da giungere a considerarla "La migliore delle madri" 5, Maria Valeria vivrà la propria infanzia sovente turbata da angosce e ripensamenti dettati da profondi sensi di colpa.
1888, 5 SETTEMBRE - Stare tanto assieme alla mamma spesso mi opprime, il suo esorbitante amore produce in me un continuo senso di costrizione, ed allora mi sento falsa e cattiva.
6 SETTEMBRE - La mamma mi ha detto che se mi sposo non sarà mai più contenta di vedermi: lei è come alcuni animali che abbandonano i propri piccoli quando qualcuno li tocca ... 6
1890, 14 LUGLIO - L'esagerato amore della mamma grava spesso su di me come un debito inestinguibile, mi accuso di essere ingrata e mi spavento al pensiero che il felice focolare domestico - così almeno pare a me - non mi mancherà davvero quando lo lascerò. 7
Della madre accettava, ma con sofferenza, le continue assenze dettate dall'irrefrenabile bisogno di fuggire dalla Corte di Vienna, dal "castello di Schönbrunn, odioso, schifoso, squallido, .. questo inamidato e imperiale castello" 8
1886, 1 GENNAIO - Per via del mal di testa, la mamma non ha partecipato al grande pranzo di famiglia. A Vienna è spesso angustiata. 9
1882, 31 GENNAIO - Giovedì la mamma deve partire - ho già le più orribili paure e ieri ho pianto a letto ! Ma pregherò talmente tanto il buon Dio di proteggerla che Lui poi lo farà di sicuro. 10
ma quando ella faceva ritorno era sempre immensa ed incontenibile la gioia che Maria Valeria viveva
1880, 11 MARZO - Oh ! Juhu ! - la mammetina ! Domani arriva la mammettina, Juhu ! Sì, già domani! Perchè Elisabetta di Gisella ha la scarlattina e la difterite, allora mamma non va a Monaco e a Bruxelles. 11
13 MARZO - Papà e mamma erano in anticamera - ed io gridando forte Juhu sono corsa da lei ... e la mamma mi ha presa e mi ha baciata a lungo !!! Oh come - come ero felice !!! poi siamo andati nella stanza da toeletta e lì la mamma si è tolta la sua pelliccia e ha ammirato i regalini. 12
1885, 2 APRILE - Alle 8 è arrivato sbuffando il treno di mamma. Che bello rivedersi ! 13
anche se, dalle sue parole, trapela chiaramente che durante le assenze di Sissi, spesso molto lunghe, riusciva a trovare il "coraggio" per vincere la timidezza che l'augusta figura imperiale del padre le incuteva per avvicinarsi, così, a lui:
1882, 21 SETTEMBRE - Ogni volta che bacio la mano a papà da che è tornato, è con un sentimento di riconoscenza, per avere la possibilità di farlo. Oh ! Potessi solo dirgli tutto ciò che sento per lui ! Potesse solo presentirlo ! 14
1884, 1 GIUGNO - Papà è tornato all'una da Oedenburg e all'1 e 1/2 abbiamo mangiato di nuovo da soli, in un'insperata, affabile atmosfera !
13 GIUGNO - Il suo incontro con mamma dopo la separazione di quasi 3 mesi è stato davvero commovente ... dopo la colazione mamma, papà ed io siamo andati a piedi a Possi. Ma l'ideale, affabile, indimenticabile atmosfera di quei giorni a Schönbrunn è finita - adesso che c'è la mamma non oso rallegrarlo e mostrare furtivamente il mio amore come allora ... 15
1885, 3 APRILE - Papà ha scritto alla mamma che gli spiace che io sia via, che Rodolfo e Stefania sono tornati dal loro viaggio ma non sono per lui una risorsa come Valeria. Felicità. Vuole dire forse che sono riuscita lo stesso a rallegrarlo, a dimostrargli il mio amore, benchè per timidezza io abbia tralasciato di fare e dire tante cose ? 16
Vero è che spesso l'Imperatrice, durante i propri viaggi, portava Maria Valeria con sè: ad Ischl, presso la Kaiservilla, in Italia, presso Merano ( alloggiando al castello di Trauttmansdorff ), sovente in Baviera, a Possenhofen (Possi) e Garatshausen, da zii e nonni materni, ma soprattutto in Ungheria, al castello di Gödöllő, ricevuto in dono dagli Ungheresi, dove ella trascorrerà parte dei propri giorni più sereni, la "bambina ungherese" era davvero di casa: Gödöllő era il regno personale di Elisabetta, l'unico in cui erano valide le sue leggi che ben poco erano rispettose di problemi di precedenza e di protocollo.
La famiglia imperiale nel parco del castello di Gödöllő in un raro documento d'epoca.
E quando accadeva che Maria Valeria non potesse seguirla, la solitudine vinceva assoluta:
Maria Valeria Matilde Amelia d’Asburgo Lorena, finalmente Sissi, all'età di 31 anni, sarà in grado, per la prima volta, di poter fare la madre e di vedere tornare la luce nella propria vita: uno, uno dei suoi tanti sogni stava al fine trovando realizzazione (l'arciduchessa Sofia, ormai anziana, si spegnerà dopo una lunga malattia nel 1872 e su questa nipote non riuscirà ad imporre la propria "giurisdizione"; Elisabetta sapeva di dover comunque trovare la forza necessaria per prevalere anche di conseguenza alle reazioni del piccolo Rodolfo che mal sopportava l'educazione impostagli ed i metodi con cui gli veniva impartita).
Da secoli non nasceva un principe reale in Ungheria e Sissi, da poco incoronata regina d'Ungheria,
voleva elargire questo dono ai nuovi sudditi: se fosse nato un principe si sarebbe chiamato Stefano, patrono di questa terra tanto travagliata di cui l'Imperatrice s'impegnò profondamente a risollevare le sorti, ma trattandosi di una principessa il nome fu mutuato dalla storia; in epoca romana l'Ungheria faceva originariamente parte della provincia della Pannonia Inferiore, ma venne successivamente suddivisa, sotto Diocleziano, in Pannonia Secunda e Pannonia Valeria o semplicemente Valeria e Maria Valeria o Valerie, come era chiamata affettuosamente in famiglia, verrà soprannominata dai sudditi "bambina ungherese" non solo perchè l'Ungheria le diede i natali: allora si "spettegolava" sulla possibile paternità data dal conte Gyula Andrássy, primo ministro ungherese e grande ammiratore dell'Imperatrice, chiacchiere avvalorate anche dalla minore somiglianza con il padre rispetto ai fratelli, ma sempre solo chiacchiere rimasero; perchè sarà, inoltre, spronata a parlare con i genitori la lingua ungherese piuttosto che il tedesco e perchè spesso gli ungheresi la vedranno soggiornare al castello, che, come la madre, inevitabilmente amerà molto.
A quell'epoca Gisella aveva già 12 anni e Rodolfo 10, Maria Valeria non crescerà con i fratelli che si sposeranno quando sarà ancora bambina,
ma sarà strettamente legata ad alcune cugine materne, soprattutto Amalia che sarà per
In questa splendida fotografia che risale agli anni '80 Amalia è la prima in alto a sinistra; accanto a lei Maria Teresa, e sotto, sempre da sinistra, siedono Luisa e Maria Valeria.
Era l'Imperatore che esercitava un enorme fascino agli occhi di questa delicatissima fanciulla
che, come tutti del resto, era abbagliata dalla bellezza prorompente della madre *, da lei ammirata e desiderata, ... sempre ...,
1883, 8 GENNAIO - Ballo di Corte. La mamma era di nuovo così bella ! Mi è stato permesso di andare insieme a lei nel salotto .. 2
ma non resisteva al "suo" imperturbabile ed impenetrabile, dolce, timido, riservato, ma tenero Imperatore
1884, 29 MAGGIO - Ora insomma è giunto il momento ... la porta si aprì e come un lampo ero già accanto a lui - presi la sua mano, la baciai alcune volte, la lasciai però presto per, dimentica di tutto, stringere entrambe le mie braccia attorno al suo collo e lo baciai una, due volte ! Lui ! Mio padre ! Il mio imperatore !!! Era un sogno, un incantevole ebbrezza. Anche lui mi baciò più volte e quando infine si staccò da me, le sue prima parole furono:" Quanto tempo !". Si spogliò in fretta e mentre apriva una gran quantità di scritti posati sulla sua scrivania, dovetti raccontare di mamma, Metzeger etc... poi venne portato il suo caffè e per mia grandissima meraviglia fece colazione alla scrivania ! Mi chiese se avevo già fatto colazione e quando dissi no - oh incanto ! - fece portare la mia colazione nella sua stanza e potei mangiare vicino a lui. Troppa felicità ! Avrà notato quanto ero felice ? Lo notò di sicuro, perchè mi disse che potevo restare fino alle 8 e allora mi sedetti zitta zitta sulla sedia accanto alla sua scrivania, mentre lui cominciava a lavorare. Non era mai successo, mai, mai! Ogni tanto chiedeva di nuovo qualcosa o faceva un'osservazione sul suo lavoro e poi di nuovo c'era silenzio per un pezzo, interrotto solo dal grattare della sua penna quando firmava i documenti. - E nonostante ciò papà sembrava così felice, come forse mai l'ho visto prima ! E come ero beata io ... pensai che un po' è merito di Paola, questa grande fortuna perchè chissà se senza la sua opera di convincimento avrei mai avuto il coraggio di salutare papà così ... 3
30 MAGGIO - Dopo pranzo
papà mi ha detto che potevo andare di là e sono stata seduta un'ora
buona senza aprire bocca, mentre lui, fumando, lavorava. Dovevano
essere state cose importanti, perchè alzò lo sguardo una sola volta
per commentare:"Ti starai annoiando terribilmente", al che io naturalmente risposi tutto d'un fiato :" Oh no papà ; è
bello stare seduti qui ... " "Un bel divertimento",
disse lui e riprese a lavorare. Povero! Vederlo seduto così
pazientemente davanti a quella pila di carte, senza un lamento ...
mentre ognuno nello stato spinge via da sè preoccupazioni e
problemi, sempre più in alto, sempre più in alto, finchè tutto
giunge fino all'imperatore - e lui, che non può spingerlo più in
alto, accoglie tutto e sbriga tutto, preoccupandosi del benessere di
ciascuno. E' davvero bello avere un padre così. Alle 8 papà mi ha
detto buonanotte. 4
E questa sua propensione sarà per lei spesso motivo di rammarico: soffocata dall'amore straripante e mai celato di Sissi, che solo più avanti riuscirà a comprendere e ricambiare al punto da giungere a considerarla "La migliore delle madri" 5, Maria Valeria vivrà la propria infanzia sovente turbata da angosce e ripensamenti dettati da profondi sensi di colpa.
1888, 5 SETTEMBRE - Stare tanto assieme alla mamma spesso mi opprime, il suo esorbitante amore produce in me un continuo senso di costrizione, ed allora mi sento falsa e cattiva.
6 SETTEMBRE - La mamma mi ha detto che se mi sposo non sarà mai più contenta di vedermi: lei è come alcuni animali che abbandonano i propri piccoli quando qualcuno li tocca ... 6
1890, 14 LUGLIO - L'esagerato amore della mamma grava spesso su di me come un debito inestinguibile, mi accuso di essere ingrata e mi spavento al pensiero che il felice focolare domestico - così almeno pare a me - non mi mancherà davvero quando lo lascerò. 7
1886, 1 GENNAIO - Per via del mal di testa, la mamma non ha partecipato al grande pranzo di famiglia. A Vienna è spesso angustiata. 9
1882, 31 GENNAIO - Giovedì la mamma deve partire - ho già le più orribili paure e ieri ho pianto a letto ! Ma pregherò talmente tanto il buon Dio di proteggerla che Lui poi lo farà di sicuro. 10
ma quando ella faceva ritorno era sempre immensa ed incontenibile la gioia che Maria Valeria viveva
13 MARZO - Papà e mamma erano in anticamera - ed io gridando forte Juhu sono corsa da lei ... e la mamma mi ha presa e mi ha baciata a lungo !!! Oh come - come ero felice !!! poi siamo andati nella stanza da toeletta e lì la mamma si è tolta la sua pelliccia e ha ammirato i regalini. 12
1885, 2 APRILE - Alle 8 è arrivato sbuffando il treno di mamma. Che bello rivedersi ! 13
anche se, dalle sue parole, trapela chiaramente che durante le assenze di Sissi, spesso molto lunghe, riusciva a trovare il "coraggio" per vincere la timidezza che l'augusta figura imperiale del padre le incuteva per avvicinarsi, così, a lui:
1882, 21 SETTEMBRE - Ogni volta che bacio la mano a papà da che è tornato, è con un sentimento di riconoscenza, per avere la possibilità di farlo. Oh ! Potessi solo dirgli tutto ciò che sento per lui ! Potesse solo presentirlo ! 14
1884, 1 GIUGNO - Papà è tornato all'una da Oedenburg e all'1 e 1/2 abbiamo mangiato di nuovo da soli, in un'insperata, affabile atmosfera !
13 GIUGNO - Il suo incontro con mamma dopo la separazione di quasi 3 mesi è stato davvero commovente ... dopo la colazione mamma, papà ed io siamo andati a piedi a Possi. Ma l'ideale, affabile, indimenticabile atmosfera di quei giorni a Schönbrunn è finita - adesso che c'è la mamma non oso rallegrarlo e mostrare furtivamente il mio amore come allora ... 15
1885, 3 APRILE - Papà ha scritto alla mamma che gli spiace che io sia via, che Rodolfo e Stefania sono tornati dal loro viaggio ma non sono per lui una risorsa come Valeria. Felicità. Vuole dire forse che sono riuscita lo stesso a rallegrarlo, a dimostrargli il mio amore, benchè per timidezza io abbia tralasciato di fare e dire tante cose ? 16
Maria Valeria fotografata con il suo Moony
La famiglia imperiale nel parco del castello di Gödöllő in un raro documento d'epoca.
"Scrivo in grande solitudine / queste piccole poesie / afflitto e triste il cuore / la mia anima avvilisce" 17
si legge nel Diario Poetico dell'Imperatrice quando, nell'ottobre del 1886, per un'epidemia di colera che imperversava in Ungheria, non vorrà portare la figlia prediletta con sé.
Si potrebbe definire quello che la piccola Maria Valeria nutriva per la madre come un amore "tormentato", aveva da lei ereditato l'irrequietezza e la vivacità intellettuale e provava per lei un sentimento combattuto tra ammirazione, affetto profondo e rimproveri, per sé e per la madre stessa che vedeva unica responsabile della propria tristezza ...
1890, 1 LUGLIO - Stamattina papà è arrivato qui e mi rende felice vedere quanto è contento di essere di nuovo con noi. La mamma ha veramente ancora il primo posto nel suo cuore - e se solo lo avesse voluto, esso sarebbe anche l'unico !
5 LUGLIO - ... E' una gioia vedere come papà si gode questi rari giorni di riposo, come riesce a tornare sereno e a rallegrarsi delle cose belle. Allora si vede nuovamente la purezza della sua anima, quasi infantile, così commovente, da cui lui nonostante tutto sa attingere con forte pace. Quanto questo cuore avrebbe potuto integrare l'animo impetuoso e malinconico della mamma, quanto felice lei avrebbe potuto essere nonostante tutti i piccoli difetti e le debolezze di papà ... torno nuovamente alla mia idea originaria, messa in dubbio solo ogni tanto, che è la mamma che si è lasciata sfuggire la felicità, certo per via della situazione, ma non per colpa del caro padre. Spero che questi pensieri non siano ingiusti - da essi traggo i più profondi insegnamenti per la mia propria vita. 18
E qui mi fermo nella speranza di essere riuscita ad appassionarvi almeno parte di quanto lo sono io di questa periodo della nostra storia, di questi personaggi, di questa fanciulla dall'animo così delicato e sensibile, così umile e devota, così semplice, limpida,
quale emerge dalle pagine da lei scritte a partire dall'infanzia .. Maria Valeria era davvero caratterizzata da un'unicità emotiva e chiudendo il suo diario, letto e riletto negli anni con sempre rinnovato interesse e passione, ancora una volta il mio sguardo si posa sulla citazione scritta sul retro della copertina:
Noi discendenti, nipoti e pronipoti, impareremo con stupore a comprendere la nostra antenata, riscontreremo come la sua visione del mondo, la sua ricerca di una giusta comprensione, abbiano lasciato un'impronta dentro di noi e come certi tratti caratteristici si ripresentino in noi e nei nostri figli.
- Principe Pietro Altenburg, nipote dell'arciduchessa Maria Valeria.
Dany
Bibliografia:
Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München, 1995
Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998
Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982
Note:
* A proposito del risaputo fascino dell'Imperatrice, lasciate che vi riporti un aneddoto: L'ambasciatore americano a Vienna, per esempio, scrisse nel 1864 alla madre in patria:
"L' 'imperatrice è, come ti ho già raccontato varie volte, una meravigliosa bellezza: alta e snella, splendidamente formata, con una massa di capelli castano chiaro, una fronte bassa di tipo greco, occhi vellutati, labbra molto rosse sulle quali aleggia un dolce sorriso, una voce sommessa dal tono simpatico e un comportamento in parte timido, in parte molto grazioso" .
E l'anno dopo scrisse, dopo essere stato seduto accanto a Sissi durante un pranzo a corte:"Be', ora posso dirti che era addirittura travolgente. La sua bellezza si è ulteriormente sviluppata quest'anno ed è ancora più splendente, affascinante, perfetta. Nel bel mezzo dell pranzo, mentre conversava con estrema grazia ha detto improvvisamente:'Sono tanto maldestra' arrossendo subito dopo nella maniera più adorabile, come una scolaretta. Aveva appena rovesciato un bicchiere pieno di ponce sulla tovaglia e l'imperatore le è venuto subito in soccorso e, per mostrarsi galante, ne ha rovesciato uno anche lui, dopo di che è scoppiata una grande confusione. Subito dopo sono state portate delle salviette e il danno è stato riparato, e non meno naturale ed affascinante del rossore comparsole sulle guance è stata la risata involontaria ed un po' imbarazzata con la quale lei ha accompagnato il piccolo incidente, mentre gli altri osservavano un rispettoso silenzio: Quanto mi duole di non appartenere alla schiera dei lirici sentimentali per poter intessere tanti bei paragoni poetici e comporre bellissimi sonetti dedicati a quelle sopracciglia maestose ! " Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982, pag. 150
1 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, pag 120
2 - op. cit., pag. 34
3 - op. cit., pag. 43
4 - op. cit., pag. 44
5 - op. cit., pag. 140
6 - op. cit., pag. 136
7 - op. cit., pag. 186
8 - op. cit., pag. 38
9 - op. cit., pag. 61
10 - op. cit., pag. 29
11 - op. cit., pag. 23
12 - op. cit., pag. 24
13 - op. cit., pag. 53
14 - op. cit., pag. 33
15 - op. cit., pag. 44
16 - op. cit., pag. 53
17 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998, pag. 101
18 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, op. cit., pag. 185
- picture 1
Can we love a creature of an annihilating, absolute, almost suffocating love, when we gave her life? I suppose it's possible ...
From the autobiographical sources written by those who were very close to her, the private writings and the poems that Sissi has left us, shines something far more profound, radical, and springer than an emotional tie, Maria Valeria immediately won her heart, immediately became part of her so as to be with this creature of hers one, inseparable, indeed, she represented the most beautiful part of her, the most genuine, authentic, the only one which still could lull dreams and aspirations, nurture hopes, ... the ONLY ONE, exactly.
Bride from 1854 to Franz Joseph, already Emperor of Austria, on 5th March, 1855 Elizabeth gave birth to the beautiful Sofia Amalia
- picture 2
that will pass away at the age of only three years old: about this very sad loss the Empress will never say a word, we read among the pages of Maria Valeria's Diary, and will be just her to discover documents, papers and portraits of this sister lost before having known her, hidden and kept in a drawer in her mother's room, opened only after her death with the intention to rearrange her memories. .
Those related to little Sofia were the first great Sissi's pains: seeing the young girl still unfit to be an Emperor's wife ( opinion which will never change ), Franz Joseph's mother, Sofia, will feel empowered to take full responsibility of the granddaughter's education, imposing her even her name without consulting her mother. Unbeknownst to the Empress she also ordered that the little Archduchess's apartaments were close to hers and that Sissi could pay visits to her child only in her presence.
To the Empress, who couldn't even count on the understanding and the support of her husband, the shock was so great that in 1858 almost kidnapped the small Sofia and Gisella, born a year later, to bring them in Hungary, but it was, unfortunately, a fatal act as both small babies fell seriously ill with German measles so as to arrive at the end of their life: Gisella, more robust, managed to miraculously recovered,
Si potrebbe definire quello che la piccola Maria Valeria nutriva per la madre come un amore "tormentato", aveva da lei ereditato l'irrequietezza e la vivacità intellettuale e provava per lei un sentimento combattuto tra ammirazione, affetto profondo e rimproveri, per sé e per la madre stessa che vedeva unica responsabile della propria tristezza ...
1890, 1 LUGLIO - Stamattina papà è arrivato qui e mi rende felice vedere quanto è contento di essere di nuovo con noi. La mamma ha veramente ancora il primo posto nel suo cuore - e se solo lo avesse voluto, esso sarebbe anche l'unico !
5 LUGLIO - ... E' una gioia vedere come papà si gode questi rari giorni di riposo, come riesce a tornare sereno e a rallegrarsi delle cose belle. Allora si vede nuovamente la purezza della sua anima, quasi infantile, così commovente, da cui lui nonostante tutto sa attingere con forte pace. Quanto questo cuore avrebbe potuto integrare l'animo impetuoso e malinconico della mamma, quanto felice lei avrebbe potuto essere nonostante tutti i piccoli difetti e le debolezze di papà ... torno nuovamente alla mia idea originaria, messa in dubbio solo ogni tanto, che è la mamma che si è lasciata sfuggire la felicità, certo per via della situazione, ma non per colpa del caro padre. Spero che questi pensieri non siano ingiusti - da essi traggo i più profondi insegnamenti per la mia propria vita. 18
E qui mi fermo nella speranza di essere riuscita ad appassionarvi almeno parte di quanto lo sono io di questa periodo della nostra storia, di questi personaggi, di questa fanciulla dall'animo così delicato e sensibile, così umile e devota, così semplice, limpida,
quale emerge dalle pagine da lei scritte a partire dall'infanzia .. Maria Valeria era davvero caratterizzata da un'unicità emotiva e chiudendo il suo diario, letto e riletto negli anni con sempre rinnovato interesse e passione, ancora una volta il mio sguardo si posa sulla citazione scritta sul retro della copertina:
Noi discendenti, nipoti e pronipoti, impareremo con stupore a comprendere la nostra antenata, riscontreremo come la sua visione del mondo, la sua ricerca di una giusta comprensione, abbiano lasciato un'impronta dentro di noi e come certi tratti caratteristici si ripresentino in noi e nei nostri figli.
- Principe Pietro Altenburg, nipote dell'arciduchessa Maria Valeria.
Un caloroso saluto a voi tutti che mi seguite con affetto.
A presto ♥
Dany
Bibliografia:
Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München, 1995
Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998
Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982
Note:
* A proposito del risaputo fascino dell'Imperatrice, lasciate che vi riporti un aneddoto: L'ambasciatore americano a Vienna, per esempio, scrisse nel 1864 alla madre in patria:
"L' 'imperatrice è, come ti ho già raccontato varie volte, una meravigliosa bellezza: alta e snella, splendidamente formata, con una massa di capelli castano chiaro, una fronte bassa di tipo greco, occhi vellutati, labbra molto rosse sulle quali aleggia un dolce sorriso, una voce sommessa dal tono simpatico e un comportamento in parte timido, in parte molto grazioso" .
E l'anno dopo scrisse, dopo essere stato seduto accanto a Sissi durante un pranzo a corte:"Be', ora posso dirti che era addirittura travolgente. La sua bellezza si è ulteriormente sviluppata quest'anno ed è ancora più splendente, affascinante, perfetta. Nel bel mezzo dell pranzo, mentre conversava con estrema grazia ha detto improvvisamente:'Sono tanto maldestra' arrossendo subito dopo nella maniera più adorabile, come una scolaretta. Aveva appena rovesciato un bicchiere pieno di ponce sulla tovaglia e l'imperatore le è venuto subito in soccorso e, per mostrarsi galante, ne ha rovesciato uno anche lui, dopo di che è scoppiata una grande confusione. Subito dopo sono state portate delle salviette e il danno è stato riparato, e non meno naturale ed affascinante del rossore comparsole sulle guance è stata la risata involontaria ed un po' imbarazzata con la quale lei ha accompagnato il piccolo incidente, mentre gli altri osservavano un rispettoso silenzio: Quanto mi duole di non appartenere alla schiera dei lirici sentimentali per poter intessere tanti bei paragoni poetici e comporre bellissimi sonetti dedicati a quelle sopracciglia maestose ! " Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982, pag. 150
1 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, pag 120
2 - op. cit., pag. 34
3 - op. cit., pag. 43
4 - op. cit., pag. 44
5 - op. cit., pag. 140
6 - op. cit., pag. 136
7 - op. cit., pag. 186
8 - op. cit., pag. 38
9 - op. cit., pag. 61
10 - op. cit., pag. 29
11 - op. cit., pag. 23
12 - op. cit., pag. 24
13 - op. cit., pag. 53
14 - op. cit., pag. 33
15 - op. cit., pag. 44
16 - op. cit., pag. 53
17 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998, pag. 101
18 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, op. cit., pag. 185
Marie Valerie von Habsburg, favourite daughter, "The only one".
- picture 1
- Mom said she loves me only .. "So you love only once in your life. You only think about your beloved creature, everything is for her, the others don't claim nor expect anything. That's why I cannot even understand how you can love many people" ...
Before I was born she had this love ("terrible"). With the other children of hers it was grandmother Sofia who ran the role of the mother - with me ... it had to be different, in spite of her mother-in-law I had to be her and only her child, her jewel, on which no one could have rights, except for her, and all her capacity to love, which until then had remained locked in her heart, flowed toward this child. - 1
Can we love a creature of an annihilating, absolute, almost suffocating love, when we gave her life? I suppose it's possible ...
From the autobiographical sources written by those who were very close to her, the private writings and the poems that Sissi has left us, shines something far more profound, radical, and springer than an emotional tie, Maria Valeria immediately won her heart, immediately became part of her so as to be with this creature of hers one, inseparable, indeed, she represented the most beautiful part of her, the most genuine, authentic, the only one which still could lull dreams and aspirations, nurture hopes, ... the ONLY ONE, exactly.
Bride from 1854 to Franz Joseph, already Emperor of Austria, on 5th March, 1855 Elizabeth gave birth to the beautiful Sofia Amalia
- picture 2
that will pass away at the age of only three years old: about this very sad loss the Empress will never say a word, we read among the pages of Maria Valeria's Diary, and will be just her to discover documents, papers and portraits of this sister lost before having known her, hidden and kept in a drawer in her mother's room, opened only after her death with the intention to rearrange her memories. .
Those related to little Sofia were the first great Sissi's pains: seeing the young girl still unfit to be an Emperor's wife ( opinion which will never change ), Franz Joseph's mother, Sofia, will feel empowered to take full responsibility of the granddaughter's education, imposing her even her name without consulting her mother. Unbeknownst to the Empress she also ordered that the little Archduchess's apartaments were close to hers and that Sissi could pay visits to her child only in her presence.
To the Empress, who couldn't even count on the understanding and the support of her husband, the shock was so great that in 1858 almost kidnapped the small Sofia and Gisella, born a year later, to bring them in Hungary, but it was, unfortunately, a fatal act as both small babies fell seriously ill with German measles so as to arrive at the end of their life: Gisella, more robust, managed to miraculously recovered,
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but for Sofia any hope was in vain.
For Elizabeth, it was a so horrible event that began with bringing melancholy and sadness in her life, she was discovering more and more that she couldn't live her life as she wished.
Marked by a deep sense of guilt for her small daughter's death, closed in her room among the narrow walls of Schönbrunn trying to stifle her excruciating pain, while Franz Joseph resumed his journey, Elizabeth walked out of depression discovering to wait for a child.
It was August 21st, 1858 when the heir to the imperial throne born, Rodolfo, who grew up with his sister Gisella, separated only by two years, both bred still following the court ceremonial,
- picture 4
- picture 5
but when on April 22nd, 1868 at Ofen (Buda) in the castle of Gödöllő
- picture 6
Maria Valeria Matilda Amelia Habsburg-Lorraine will born, Sissi finally, at the age of 31 years, will be able, for the first time, to make the mother and to go back and see the light in her life: one, one of her lots of dreams was to finding fulfillment (Archduchess Sophie, now elderly, will die after a long illness in 1872, and on this niece didn't succeed in imposing her "jurisdiction"; Elizabeth knew she had to find anyway the strength to prevail also as a result of the reactions of the small Rodolfo who resented the education which was imposed him and the methods which it was given by).
For centuries a royal prince didn't born in Hungary and Sissi, recently crowned Queen of Hungary,
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wanted to bestow this gift to her new subjects : if a prince was born he would be called Stephen, patron of this troubled land the fortune of which the Empress deeply committed herself to revive, but being a princess, her name was taken from the history; in the Roman period Hungary was originally part of the Lower Pannonia provence, but it was later divided, under Diocletian, in Pannonia Secunda and Pannonia Valeria or simply Valeria and Maria Valeria or Valerie, as it was affectionately called in her family, will be dubbed by the subjects " Hungarian girl " not only because Hungary gave her birth; at that time they "gossiped " about the possible paternity given by count Gyula Andrássy, Hungarian Prime Minister and great admirer of the Empress, gossips corroborated by her lower resemblance to her father than her brothers, but always just gossips remained; because she'll be spurred to talk to her parents in Hungarian rather than in German and because often the Hungarians will see her at the castle, which, like her mother, inevitably will love much.
- picture 8
At that time Gisella was 12 years old and Rodolfo 10, Maria Valeria won't grow with her siblings who will get married when she was still a child,
- picture 9
but she'll be closely related to some maternal cousins, especially Amalia, who will be for her as a sister (daughter of the beloved brother Karl Theodor Sissi considered her as the other creatures of hers), always at her side, and from whom she'll never separate if not with her marriage,
- picture 10 - In this beautiful photograph dating back to the '80s Amalia is the first on the top left, and, beside her, Maria Theresa; below, always from left, sit Luisa and Maria Valeria.
and with her parents of whom shared commitments, interests, leisure, holidays, days of court, trying to re-solder a tie that was already deteriorating because more and more came to light unbridgeable differences between two extraordinary characters, but far away, more and more distant, the one taken by the duty dictated from being Emperor of the Austrians and the Hungarians, the other by her emotion, by her own inner life, by her dashed aspirations, by her solitude.
It was the Emperor who exercised an enormous charm in this very delicate girl's eyes
- picture 11
who, like everyone else, was dazzled by her mother's disruptive beauty *, that she'll always admire and desire ... always ...
- picture 12
1883, JANUARY 8th - Dance of Court. Mom was again so beautiful ! I was allowed to go with her in the living room .. 2
- picture 13
but couldn't resist "her" imperturbable and impenetrable, sweet, shy, reserved, but tender Emperor:
- picture 14
1884, MAY 29th - Now in short, the time has come ... the door opened and in a flash I was already beside him - I took his hand, kissed it a few times, but I left it early to, forgetting everything, tighten both of my arms around his neck and kissed him once, twice! Him! My father! My Emperor! It was a dream, a charming drunkenness. He also kissed me several times and when he finally pulled away from me, his first words were: " How much time." He undressed quickly, and, as opened a large number of writings placed on his desk, I had to tell him about Mom, Metzeger etc ... then his coffee was brought and, to my great surprise, he had breakfast at his desk! He asked me if I already had breakfast and when I said no - oh charm ! - He made bring my breakfast in his room and I could eat next to him. Too much happiness! Will he have noticed how happy I was ? He noticed it for sure, because he said I could stay until 8am and then I sat as quiet as a mouse on the chair beside his desk, as he began to work. It had never happened, never, never! Every now and again asked something or made an observation about his work and then again there was silence for a while, broken only by the scratching of his pen when he signed the documents. - And despite it dad looked so happy as, perhaps, I never have seen him before! And how blessed I was ...3
MAY 30th - After lunch Dad told me that I could go over there and I was sitting a good hour without opening my mouth, while he, smoking, worked. They must have been important things, because he looked up once to comment: " You must be terribly bored," to which I naturally replied in one breath: " Oh no daddy, it's nice to sit here ..." " A good fun," he said and went back to work. Poor ! See him sitting so patiently in front of that stack of cards, without a whimper ... while each in our State goes away its own concerns and problems, higher and higher, higher and higher, until it all comes up to the Emperor - and he, who cannot push it higher, dispatches everything, taking care of the welfare of everyone. It's really nice having such a father. At 8 Dad told me goodnight. 4
And this tendency will be for her often cause for regret : smothered with the overflowing and never concealed Sissi's love, which only later will understand and reciprocate to get to the point to define her "The best of mothers" 5, Maria Valeria will live her childhood often troubled by anxieties and thoughts dictated by a deep sense of guilt.
1888, SEPTEMBER 5th - To stay so much together wit Mom often overwhelms me, her exorbitant love produces in me a constant feeling of constriction and then I feel bad and false.
SEPTEMBER 6th - Mom told me that if I get married she'll never be happy to see me anymore: she is like some animals who abandon their children when someone touches them ... 6
1890, July 14th - Mom's exaggerated love often bears on me like an inextinguishable debt, I accuse myself of being ungrateful and I get scared at the thought that the happy family heart and home - so at least it seems to me - I won't really miss it when I'll leave. 7
- picture 15
Of her mother she accepted, but with suffering, the continued absences dictated by the irrepressible need to escape from the court of Vienna, from the "Schönbrunn Palace, hateful, disgusting, sleazy, .. this starched and imperial castle" 8,
1886, JANUARY 1st - Because of her headaches, Mom didn't attend the big family dinner. In Vienna she's often distressed. 9
1882, JANUARY 31st - Thursday Mom has to go - I have the most horrible fears and yesterday I cried in bed! But I will pray so much on God to protect her that He will do it for sure. 10
but when she returned it was always immense and uncontrollable the joy that Maria Valeria lived:
- picture 16
1880, MARCH 11th - Oh! Juhu! - My little Mummy! Tomorrow little Mummy comes, Juhu! Yes, as soon as tomorrow! Because Gisella's Elizabeth has scarlet fever and diphtheria, then mom doesn't go to Monaco and Brussels. 11
MARCH 13th - Mom and Dad were in the hall - and I cried with a loud Juhu and ran to her ... and Mom took me and kissed me for a long time! Oh, how - how happy I was! Then we went into the toilette room and there Mom took off her fur and admired my little gifts. 12
1885, APRIL 2nd - At 8 Mom's train came puffing. How nice to see each other again! 13
even though, by her words, clearly transpires that during Sissi's absences, often very long, she could find the "courage" to overcome the shyness that the august figure of the imperial father instilled to approach, so, to him:
- picture 17
1882, SEPTEMBER 21st - Every time I kiss Dad's hand since he's come back, it's with a feeling of gratitude for the chance to do so. Oh! I could only tell him what I feel for him! He could only have a presentiment of this! 14
1884, JUNE 1st - Dad came back from Oedenburg and at 1.30 we ate alone again, in an unexpected , affable atmosphere !
JUNE 13th - His meeting with Mom after their separation of nearly 3 months was really moving ... After breakfast, Mom, Dad and I went on foot to Possi. But the ideal, affable, unforgettable atmosphere of those days in Schönbrunn is over - now that there's Mom I don't dare to cheer him up and show furtively my love as then... 15
1885, APRIL 3rd - Dad wrote to Mom that he is sorry that I am away, that Rudolph and Stephanie are back from their trip but they aren't for him a resource as Valeria. Happiness. It means that maybe I was able to cheer him up anyway, to show him my love, though for shyness I have missed so many things to do and say ? 16
It is true that often the Empress, during her trips, brought Maria Valeria with her: to Ischl, in the Kaiservilla, to Italy near Merano (staying at Trauttmansdorff castle), often to Bavaria, in Possenhofen (Possi) and Garatshausen, by uncles and grandparents, but especially to Hungary, in the castle of Gödöllő, received as a gift by the Hungarians, where she will spend part of her more serene days, the "Hungarian child" was really at home: Gödöllő was Elizabeth's personal reign, the only one in which her laws, very little respectful of problems of precedence and protocol, were valid.
- picture 19 - The Imperial Family in the park of the castle of Gödöllő in a rare document of the era.
And when it happened that Maria Valeria couldn't follow her, the solitude won absolute:
"I write in great loneliness / these little poems / distressed and sad heart / my soul debases" 17
we read in the Empress's Poetic Diary when in October 1886, for a cholera epidemic that raged in Hungary, she won't bring the beloved daughter with her.
We could define what the little Maria Valeria had for her mother as a "tormented" love, she had inherited from her the restlessness and intellectual liveliness and felt for her a feeling torn between admiration, affection and deep reproach, for herself and for her mother who saw only responsible for her own sadness ..
- picture 20
1890, JULY 1st - This morning Dad came here and it makes me happy to see how he's happy to be back with us. Mom really still has the first place in his heart - and if only she had wanted to, it would also be the only one!
JULY 5th - ... It 's a joy to see how Dad enjoys these rare days of rest, as he comes back to rejoice, serene, of beautiful things. So we see again the purity of his soul, almost childlike, so moving, from which, despite everything, he can draw with a strong peace. How this heart had could integrate Mom's impetuous mood and melancholy, how happy she could have been despite all the little flaws and weaknesses of Dad ... I go back to my original idea, questioned only every so often, that's Mom who let her happiness slip, certainly because of the situation, but no owing to the dear father. I hope these thoughts not to be unjust - I draw from them the most profound teachings to my own life. 18
And here I stop hoping of having been able to enthrall you at least a little part of what I am in this period of our history, in these characters, in this girl with a so delicate and sensitive soul, so humble and devout, so simple, clear
- picture 21
as emerges from the pages written since her childhood .. Maria Valeria was really characterized by an unique emotionally personality and closing her Diary, read and reread over the years with an ever renewed interest and passion, once again my gaze rests on the quote written on the back cover:
We descendants, grandchildren and great-grandchildren will learn with astonishment to understand our ancestor, we will notice how her vision of the world, the search for a proper understanding, have left an imprint in us and how certain traits recur in us and in our children.
- Prince Peter Altenburg, Archduchess Maria Valeria's grandson.
Dany
Bibliography:
Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München, 1995
Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998
Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982
Notes:
* Speaking about the well-known Empress's chram, let me tell you an anecdote. The American ambassador in Vienna, for example, wrote in 1864 to his mother at home: " The Empress is, as I've already mentioned several times, a stunning beauty: tall, slender, beautifully formed, with a mass of light brown hair, a low forehead greek type, velvety eyes, very red lips on which hovers a sweet smile, a soft voice from the sympathetic tone and behavior in part shy, in part very pretty. "
A year later, after sitting next to Sissi during a lunch at Court, he wrote: "Well, now I can tell you that she was even overwhelming. Her beauty has further developed this year and she's even more magnificent, charming, perfect. Right in the middle of the room, while she talked with extreme grace suddenly said: ' I'm so clumsy ' blushing soon after in the most adorable way, like a schoolgirl. She had just spilled a glass full of punch on the tablecloth and the Emperor immediately came to rescue her and, to show himself gallant, overthrew one too, after which broke a lot of confusion. Immediately after some wipes have been brought and the damage has been repaired, and no less natural and fascinating than the redness appeared on her cheeks was the involuntary laughter and a bit embarrassed which she has accompanied the little accident with, while the others watched in respectful silence. How it pains me not to belong to the ranks of sentimental poets for weave lots of beautiful poetic comparisons and compose beautiful sonnets dedicate to those majestic eyebrows ! "
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982, p. 150
1 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, p. 120
2 - op. cit., p. 34
3 - op. cit., p. 43
4 - op. cit., p. 44
5 - op. cit., p. 140
6 - op. cit., p. 136
7 - op. cit., p. 186
8 - op. cit., p. 38
9 - op. cit., p. 61
10 - op. cit., p. 29
11 - op. cit., p. 23
12 - op. cit., p. 24
13 - op. cit., p. 53
14 - op. cit., p. 33
15 - op. cit., p. 44
16 - op. cit., p. 53
17 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998, p. 101
18 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, op. cit., p. 185
We could define what the little Maria Valeria had for her mother as a "tormented" love, she had inherited from her the restlessness and intellectual liveliness and felt for her a feeling torn between admiration, affection and deep reproach, for herself and for her mother who saw only responsible for her own sadness ..
- picture 20
1890, JULY 1st - This morning Dad came here and it makes me happy to see how he's happy to be back with us. Mom really still has the first place in his heart - and if only she had wanted to, it would also be the only one!
JULY 5th - ... It 's a joy to see how Dad enjoys these rare days of rest, as he comes back to rejoice, serene, of beautiful things. So we see again the purity of his soul, almost childlike, so moving, from which, despite everything, he can draw with a strong peace. How this heart had could integrate Mom's impetuous mood and melancholy, how happy she could have been despite all the little flaws and weaknesses of Dad ... I go back to my original idea, questioned only every so often, that's Mom who let her happiness slip, certainly because of the situation, but no owing to the dear father. I hope these thoughts not to be unjust - I draw from them the most profound teachings to my own life. 18
And here I stop hoping of having been able to enthrall you at least a little part of what I am in this period of our history, in these characters, in this girl with a so delicate and sensitive soul, so humble and devout, so simple, clear
- picture 21
as emerges from the pages written since her childhood .. Maria Valeria was really characterized by an unique emotionally personality and closing her Diary, read and reread over the years with an ever renewed interest and passion, once again my gaze rests on the quote written on the back cover:
We descendants, grandchildren and great-grandchildren will learn with astonishment to understand our ancestor, we will notice how her vision of the world, the search for a proper understanding, have left an imprint in us and how certain traits recur in us and in our children.
- Prince Peter Altenburg, Archduchess Maria Valeria's grandson.
A warm greeting and much love to all of you following me with affection.
See you soon ♥
Dany
Bibliography:
Hellmut Andics, Die Frauen der Habsburger, WILHELM HEYNE VERLAG, München, 1995
Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998
Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982
Notes:
* Speaking about the well-known Empress's chram, let me tell you an anecdote. The American ambassador in Vienna, for example, wrote in 1864 to his mother at home: " The Empress is, as I've already mentioned several times, a stunning beauty: tall, slender, beautifully formed, with a mass of light brown hair, a low forehead greek type, velvety eyes, very red lips on which hovers a sweet smile, a soft voice from the sympathetic tone and behavior in part shy, in part very pretty. "
A year later, after sitting next to Sissi during a lunch at Court, he wrote: "Well, now I can tell you that she was even overwhelming. Her beauty has further developed this year and she's even more magnificent, charming, perfect. Right in the middle of the room, while she talked with extreme grace suddenly said: ' I'm so clumsy ' blushing soon after in the most adorable way, like a schoolgirl. She had just spilled a glass full of punch on the tablecloth and the Emperor immediately came to rescue her and, to show himself gallant, overthrew one too, after which broke a lot of confusion. Immediately after some wipes have been brought and the damage has been repaired, and no less natural and fascinating than the redness appeared on her cheeks was the involuntary laughter and a bit embarrassed which she has accompanied the little accident with, while the others watched in respectful silence. How it pains me not to belong to the ranks of sentimental poets for weave lots of beautiful poetic comparisons and compose beautiful sonnets dedicate to those majestic eyebrows ! "
Brigitte Hamann, Elisabeth. Kaiserin wieder Willen, Amalthea Verlag, Wien, München, 1982, p. 150
1 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, a cura di Martha e Horst Schad, traduzione di Flavia Floradini, MGS PRESS, 2001, p. 120
2 - op. cit., p. 34
3 - op. cit., p. 43
4 - op. cit., p. 44
5 - op. cit., p. 140
6 - op. cit., p. 136
7 - op. cit., p. 186
8 - op. cit., p. 38
9 - op. cit., p. 61
10 - op. cit., p. 29
11 - op. cit., p. 23
12 - op. cit., p. 24
13 - op. cit., p. 53
14 - op. cit., p. 33
15 - op. cit., p. 44
16 - op. cit., p. 53
17 - Elisabetta d'Austria, Diario poetico, MGS PRESS SAS, 1998, p. 101
18 - Maria Valeria d'Asburgo, La prediletta - Il diario della figlia di Sissi, op. cit., p. 185
This is truly beautiful, Dany, and now you have me wondering...
RispondiEliminaIs it possible to love too much?
What a wonderful post.
Thank you, dear friend. xo.
@ Lisa
EliminaI think there's a very little difference between a very great and a too great love, and when love is truly strong, this little difference doesn't even appear the eyes of who's loving ... above all if we talk about motherly love yes, I think it to be possible loving too much without realize.
Your visits are more and more precious to me, I deeply, heartily thank you for this growing friendship feeded by common interests.
✼ Hugs my friend ✼
Ho visto tutta la serie dei film su Sissi decine di volte,mi sono immedesimata fin da piccola insieme a mia sorella a quella fragile e austera creatura...le valli i castelli le storie di tutti giorni che dovevano convivere con un quotidiano regale e pieno di negazioni...insomma chi non ha sognato per un attimo di essere Sissi , eppure dolore e disgrazie hanno segnato anche il suo cammino, come sempre un racconto dettagliato persino sui sentimenti dei figli e sui contrasti che non avrei immaginato. Mi ricordo un'altra storia avvolta ancora da mistero la storia di Anastasija Nikolaevna Romanova e della sua famiglia... e ti diro' un piccolo segreto , ho visto piu' volte il film ed ovvio ne fui stregata a tal punto che quando arriva il colloquio di riconoscimento con la nonna rimasi colpita dalla frase che Anastasia disse : la mia tosse e' un ricordo di infanzia ed ogni volta che ho paura ho la tosse..... beh tu non ci crederai quella frase ha segnato la mia esistenza sara' anche stupido dirtelo ma forse tu puoi capirere, quella frase fu mia da subito ed ogni volta che ho paura una tosse autonoma indipendente dalla mia volonta' mi perseguita.... scusa la parentesi cara Daniela ma avevo desiderio di dirtelo
RispondiEliminacon stima
Susanna
@ Susanna
Elimina... Anastasia, altro personaggio storico avvolto tutt'ora da mistero, del quale da sempre subisco il fascino ... ti confesso che anche io ero bambina quando vidi per la prima volta quel meraviglioso film e ne rimasi colpita, quello in cui un giovane ed affascinante Yul Brynner, quasi scanzonatamente e per gioco, ma soprattutto per denaro, cerca di dare veridicità a questa storia approfittando della somiglianza di una povera ragazza orfana (una bellissima Ingrid Bergman) con la giovane principessa Romanov, scomparsa quasi sicuramente con il resto della famiglia, ma della quale non si trovavano le spoglie ... poi, seguendo il copione tipicamente hollywoodiano, finirà con l'innamorarsene, ma il momento topico in cui, vicino alla nonna, Anastasia tossisce per l'emozione dandole così modo di dissipare ogni dubbio sulla sua identità fu per me un momento di grande sollievo ed emozione .. Non ti so dire quante altre volte da allora l'ho rivisto,.. quel che è certo è che ancora continua ad emozionarmi !
Questo tuo piccolo segreto ( dolcissimo !!!!!! ) mi ha dato l'opportunità di ricordare questa storia e te ne sono davvero molto molto grata è per me un ottimo suggerimento, credo che non tarderò a trattarne.
Un affettuoso abbraccio Susanna per augurarti una serata colma di gioia e serenità e grazie ancora per le tue sempre bellissime parole ❦
Another beautiful post, Dany !
RispondiEliminaI remember the movie 'Sissi' with Romy Schneider.
Being a mother's favorite can be so overwhelming but I'm also thinking of
the other children, it must have been so painful ... it makes me a bit sad ...
Wishing you a wonderful weekend,
Sylvia
@ Sylvia,
Eliminathat of Sissi's life isn't for sure a happy story, not only because of the hostility that she always found at the Court of Vienna, but also because it was marked by several pains and losses: the first daughter Sofia who left her at the age of three years, the cousin who she was fond of as a brother, Ludwig, king of Bavaria, drowned in the lake Starnberg, the son Rudolf, Crown Prince, who committed suicide, they suppose, in Mayerling with his mistress Marie Vetsera (episode after which she will wear mourning for the rest of her life) .. and certainly the fact of not having lived beside Gisella and Rodolfo when they were little because it was so imposed her, I think was another great pain, I wonder whether greatest for her or for the children who were hardly ever close to her .. . what's sure it was this pain to make her be so morbidly fond of Maria Valeria.
Have a lovely weekend you too my friend ❤