sabato 7 settembre 2013

Beatrix Potter, a life in Nature.


“I remember I used to half believe and wholly play with fairies when I was a child. What heaven can be more real than to retain the spirit-world of childhood, tempered and balanced by knowledge and common-sense.”


Mi ricordo che da bambina non credevo del tutto alle fate, ma con loro giocavo per davvero. E cosa diamine vi è più di reale che conservare questo spirito proprio del mondo dell'infanzia, temperato e bilanciato dalla conoscenza e dal buonsenso dell'età adulta.


Beatrix Potter







Non esisteva un confine tra arte ed accuratezza scientifica, tra la capacità di concentrarsi sulla vita al di fuori del proprio essere e di coglierne con lo spiccato dono della fantasia ogni suo più piccolo e prezioso aspetto .. per Beatrix Potter la realtà autentica a cui apparteneva era quella in cui vivevano gli animali che popoleranno le pagine dei suoi libri illustrati, le piccole creature che nascoste sotto battiscopa, cespugli, dentro la cavità di alberi, o ai bordi di piccoli stagni saranno scoperti e ritratti dalla bambina con lo sguardo sempre colmo di meraviglia che ella, fino alla fine dei suoi giorni, riuscirà a conservare dentro di sè.


Era il 28 luglio 1866 quando Helen Beatrix Potter venne alla luce al No 2 di Bolton Gardens nel quartiere di South Kensington, nel cuore della Londra infervorata dal clima vittoriano; provenienti da Manchester i Potters erano una tipica famiglia vittoriana, abitavano una grande dimora con tanto di servitù e all'educazione della piccola Beatrix, come voleva il rango ed il costume, provvedette un'istitutrice che badava a lei nella grande e ridente nursery situata all'ultimo piano della loro abitazione. 



Quando Beatrix raggiunse l'età di sei anni quella che era stata la nursery venne trasformata in una classe, simile a quelle delle scuole in cui i bambini del popolo si recavano ogni giorno, ed una nuova istitutrice in grado di formarla culturalmente venne assunta; fu così che Annie Moore iniziò a far parte della sua vita: le letture tratte dall'Antico Testamento, i classici, Shakespeare, la poesia, la lingua tedesca, la pittura, tutto era motivo d'interesse per una mente aperta e sveglia come quella di questa fanciulla al cui intelletto e alla cui fantasia fu data la possibilità di germogliare in qualsiasi direzione potessero fluire, e proprio allora, il 14 Marzo del 1872 le venne dato un fratello, Bertram, che le sarà compagno di avventure durante l'infanzia e di vita da adulta.
Entrambi incuriositi dalla botanica ma soprattutto dalle scienze naturali trascorreranno ore ed ore ad osservare insieme gli animali che vivevano nella loro aula scolastica: la loro collezione comprendeva rane, una tartaruga, salamandre, serpenti, lucertole, tritoni e persino un pipistrello, cui si aggiunsero altri catturati occasionalmente in giardino (topi, ricci e conigli), che sono stati "contrabbandati" in casa in sacchetti di

carta ed alloggiati, nutriti, addomesticati, dipinti. Questo loro vivo interesse  fu accresciuto ed approfondito dalle vacanze estive che li conduceva ogni anno nel Perthshire e, più tardi, nel Lake District, che diedero loro la possibilità di muoversi liberamente nelle campagne e di osservare da vicino piante, insetti, uccelli, animali con l'occhio per i dettagli proprio di un artista.
Ogni anno il padre affittava, infatti, per tre mesi una grande casa immersa nel verde e tutta la famiglia vi si trasferiva viaggiando a nord in treno con il cane ed i servi seguiti dalla loro carrozza trainata da cavalli; Beatrix portava con sè le sue creature più piccole, come un coniglio o topi, racchiusi nelle loro scatole. 
Bertram era l'unico membro della famiglia in grado di poter intraprendere una carriera come artista professionista, anche se gli mancava il genio creativo della sorella; certo è che egli condivise la sua passione per la campagna inglese e l'amore per gli animali, e sarà sempre critico solidale e prezioso del suo lavoro.




Beatrix aveva quattordici anni quando cominciò a tenere un diario personale da cui si evince quanto fosse acuta osservatrice della società del suo tempo ( vi si leggono commenti ironici sulle persone, sulle loro conversazioni, sui suoni talora buffi delle parole) e quanto fosse altrettanto riluttante a parteciparvi, diario che curò per 16 anni, scritto con un linguaggio criptato che ella stessa in tarda età sarebbe stata in grado di decifrare a stento e che solo recentemente gli storici sono riusciti a comprendere, ma sicuramente ancor più significative sono le sue lettere in cui cominciò ad abbozzare i disegni dei personaggi che la porteranno all'apice del successo come illustratrice. 

Il 4 settembre del 1893, il giorno dopo aver scoperto e disegnato un raro esemplare di fungo, ella si sedette al sole per scrivere una lettera illustrata da inviare al figlio malato della sua ex governante, Annie Moore, inventando una storiella i cui

protagonisti erano un buffo coniglietto disobbediente chiamato Peter e le sue dolcissime sorelline, Flopsy, Mopsy, Cottontail (coda di cotone) ed un contadino scozzese che chiamerà Mr. McGregor; pensando che il fratello minore avrebbe potuto soffrirne decise di inviarne una anche a lui in cui narrava la storia di una rana che chiamò Jeremy Fisher; ecco che nell'arco di poche ore diede casualmente vita a due personaggi di fantasia che l'avrebbero resa famosa nel mondo.
Beatrix scriveva spesso lettere ad amici ed ai loro figli creando i presupposti artistici per raccordare le scienze naturali con la fantasia ed inventando sempre nuovi personaggi che camminavano eretti come gli uomini e che come loro erano vestiti, dallo scoiattolo Nutkin, alla signora Tiggy-Winkle, a Tom Kitten, a Samuel Whiskers a Benjamin Bunny ( che era in realtà uno dei suoi conigli da compagnia!)





Spesso spronata a pubblicare i propri lavori perchè il suo talento non poteva davvero rimanere celato, decise di cominciare con una serie di cartoline a tema natalizio 




                                        " Merry Christmas and Plenty of Buns"




                                            "A Happy Pair - Merry New Year"


acquerellate con la collaborazione del fratello che iniziarono a darle successo e ad inoraggiarla nell'avviare la strada dello scrivere.

Tutti la esortarono a pubblicare la sua prima storia, ma Beatrix faticava a trovare un editore; nel 1902 Frederick Warne pubblicò "The Tale of Peter Rabbit"



       "First he ate some lettuces and some French beans; and then he ate some radishes."


che un anno dopo avrà già venduto 50.000 copie; ella si stava accingendo a trarre profitto dai propri libri e ad acquistare indipendenza economica e decise di impiegare i propri proventi nell'acquisto di terreni e fattorie per dedicarsi alla bonifica dell'ambiente, alla conservazione dell'agricoltura e delle specie animali, era, come diremmo oggi una ecologista ed ambientalista antesignana.

Nel 1905, mettendo insieme i suoi primi guadagni con parte dell'eredità lasciatale da una zia acquistò Hill Top Farm, 





una modesta fattoria nel New Sawrey, Cumbria, e lo stesso anno si fidanzò in segreto con il suo editore dal quale poco dopo ricevette una proposta di matrimonio; sfidando i genitori che osteggiavano un suo legame con un uomo che doveva lavorare per vivere, ella accetto con entusiasmo e decise di sposarlo ugualmente, ma inaspettatamente, solo un mese più tardi, Norman si spense affetto da una forma di leucemia allora inguaribile.

Nonostante lo scoramento e la difficoltà di questo momento della sua vita ella continuò a scrivere (“I cannot rest, I must draw, however poor the result, and when I have a bad time come over me it is a stronger desire than ever./ Non posso resistere, devo disegnare, anche se con scarsi risultati, e quando grava su di me un brutto momento questo desiderio diviene più forte che mai.”) e dal suo estro creativo nacquero The Tale Of Squirrel Nutkin” 



          
   "The squirrels filled their little sacks with nuts, and sailed away home in the evening."


e “The Tailor Of Gloucester”, 




                                      "The Mice listen to the Tailor's lament..."



entrambi tratti dalle lettere ai figli di Annie Moore.






Oltre ai libri, creò ella stessa anche numerosi pupazzi , giochi da tavolo, coperte per bambini e altri oggetti con i personaggi tratti dai suoi racconti.

Nel 1909, perseguendo il suo progetto di bonifica e conservazione ambientale acquistò Castle Cottage at Castle Farm





non lontano da Hill Top e, via via, arrivò a possedere quindici aziende agricole in tutto il Lake District disposte su oltre 4000 acri di terreno e a divenire un'esperta allevatrice di pecore Herdwick tanto da vincere numerosi premi alla esposizioni e fiere cui prendeva parte.


Nel 1913, all'età di 47 anni, si unì in matrimonio con l’avvocato William Heelis e scelse Hill Top Farm come sua dimora; “The Tale of Jemima Puddle-Duck



"Madam, I beg you not to trouble yourself with a bag; I will provide oats. But before you commence your tedious sitting, I intend to give you a treat. Let us have a dinner-party all to ourselves!


e “The Tale of Tom Kitten” 


                 
               “Now keep your frocks clean, children! You must walk on your hind legs"




                                                   "The Pie made of Mouse"


riflettevano la felicità di Beatrix durante questo lieto periodo della sua vita. Non riuscendo a rinunciare del tutto alla sua originaria vocazione, ella continuò a scrivere storie per la Warne & Co. e, nello stesso tempo, si prese cura di tutti i territori da lei in precedenza acquistati; purtroppo intorno al 1920 per problemi di vista dovette abbandonare la scrittura e fu allora che decise di colorare i suoi disegni originariamente in bianco e nero.
Nel 1920 venne pubblicato “The Fairy Caravan”, 


                                                     
                                                "Luisa pussy-cat sleeps late."


il suo ultimo racconto a sfondo semi-autobiografico. 
Beatrix Potter scrisse in tutto 23 libri, pubblicati in piccolo formato adatto per i piccoli lettori, alcuni dei quali stampati anche in Braille ("The Tale of Peter Rabbit" è stato tradotto in 20 lingue e ha venduto oltre 80 milioni di copie); si spense il 22 dicembre 1943 in seguito ad una polmonite complicata da un cuore ormai debole, ma il suo sconfinato amore per la natura e per gli animali è tutt'ora vivo, preservato ed alimentato: 




            The Lake District valley.


le aziende agricole lasciate in dono con il loro terreno al National Trust affinchè tutti potessero beneficiare e godere del paesaggio il più possibile incontaminato ("Nature, she knew was immutable, but Nature as revealed in the Lake District and hetched in her mind's eye, was the closest to everlasting as she could come. " 1 / "Sapeva che la Natura è immutabile, ma quella che si rivela nella regione del Lake District e che rimane impressa negli occhi della mente è il più vicino all'Eterno che si possa immaginare." sono ora divenute ben novantatrè ed in molte di esse si continua ad allevare questa specie così ricercata di pecore per un ammontare di circa 25.000 capi. 






Diceva l'ormai anziana Beatrix Potter:

In the calm spacious days that seem so long ago, I loved to wander on the Troutbeck fell. Sometimes I had with me an old sheep dog, ‘Nip’ or ‘Fly’; more often I went alone. But never lonely. There was company of gentle sheep, and wild flowers, and singing waters. I listened to the voices of the Little Folk.”

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 

"Nei calmi, sconfinati giorni che sembrano appartenere a così tanto tempo fa, ho amato vagare nelle brughiere di Troutbeck. Talvolta avevo con me un vecchio cane da pastore, 'Nip' o 'Fly', il più delle volte ci andavo da sola. Ma sola non ero mai. Avevo la compagnia di amabili pecore e dei fiori di campo, e del canto delle acque. Ascoltavo le voci del Piccolo Popolo."







Abbraccio con affetto i miei lettori.


A presto 



Dany



Bibliografia:


Beatrix Potter, The Complete Tales,  Penguin Group, New York, 2002


Linda J. Lear, Beatrix Potter: A Life in Nature, Griffin, 2008

Linda Lear, Beatrix Potter. The extraordinary Life of a Victorian genius, Penguin books U.K., London, 2006




Citazioni:

1 - Linda Lear, Beatrix Potter. The extraordinary Life of a Victorian genius, Penguin books U.K., London, 2006, pag.8








“I remember I used to half believe and wholly play with fairies when I was a child. What heaven can be more real than to retain the spirit-world of childhood, tempered and balanced by knowledge and common-sense.”


Beatrix Potter



- picture 1


There was no boundary between art and scientific accuracy, between the ability to focus on life outside of one's being and to catch with the marked gift of fantasy every small and valuable aspect .. For Beatrix Potter the authentic reality to which she belonged was that where the animals that will populate the pages of her books lived, the small creatures that hidden under baseboards, bushes, in a hollow of trees, or at the edges of small ponds will be discovered and portraits of the girl with his eyes still filled with wonder that she, until the end of her days, will be able to retain within herself.

It was July 28, 1866 when Helen Beatrix Potter born at No. 2 Bolton Gardens in South Kensington, in the heart of Victorian London smitten by the Victorian climate; coming from Manchester the Potters were a typical Victorian family, lived in a large house with lots of servitude, and, as the rank and the custom wanted, a governess who looked after her in the large and pleasant nursery placed on the top floor of their home, provided for the education of the little Beatrix.

- picture 2 on the left - When she reached the age of six what had been the nursery was transformed into a classroom, similar to those of the schools where the children of the people went every day, and the a new governess, Annie Moore, began to be part of her life taking care to form her culture: readings from the Old Testament, classic literature, Shakespeare, poetry, German, painting, everything was reason of interest for a quick-witted young girl, with such an open mind, whose intellect and imagination was given the opportunity to germinate in any direction they could flow, and just then, on March 14, 1872 she was given a brother, Bertram, who will be adventuring companion during her childhood and life companion as adult. Both intrigued by botany but also by the natural sciences ,will spend hours and hours together observing the animals that lived in their classroom: their collection included frogs, a turtle, salamanders, snakes, lizards, newts and even a bat, to which were added others occasionally caught in the garden (mice, hedgehogs and rabbits), which were "smuggled" inside home in paper bags

- picture 3 on the right - and housed, fed, tamed, painted. This lively interest was heightened and deepened by the summer holidays that every year led them to Perthshire and, later, to the Lake District, gaving them the opportunity to move freely in the countryside and to observe closely plants, insects, birds, animals with an artist's eye for details. In fact every year their father rented for three months a large house immersed in the green of the fells and the whole family moved there travelling to the north by train with their dog and the servants followed by their horse-drawn carriage; Beatrix brought with her the smaller creatures such as a rabbit or mouse, inside their boxes.
Bertram was the only member of the family in the position to pursue a career as a professional artist, although he lacked her sister's creative genius; it is certain that he shared her passion for the English countryside and the love for animals, and will always be a critical and valuable supportive of her work.


- picture 4


Beatrix was fourteen years old when began to keep a personal journal which shows what an acute observer of the society of her time shw was (there you mat read ironic comments about people, their conversations, the sounds of words sometimes so funny) and how much she was equally reluctant to participate it ,that she cared for 16 years, written in an encrypted language that she herself in old age would be able to decipher with difficulty and that only recently historians have managed to understand, but certainly much more important are her letters in which she began to sketch out the designs of the characters that will bring her to success as an illustrator.
On September 4, 1893, the day after she found out and drew a rare example of a mushroom, she sat in the sun to write an illustrated letter to send to the ill child of Annie Moore, her former governess, inventing a story the protagonists of which

- picture 5 on the left - were a funny disobedient bunny called Peter and his very sweet sisters, Flopsy, Mopsy, Cottontail and a Scottish farmer that she called Mr.McGregor; thinking that the younger brother could suffer, she decided to send one to him too in which telling the story of a frog called Jeremy Fisher; within a few hours accidentally she gave birth to two fictional characters that should have made her famous in the whole world. Beatrix often wrote letters to friends and their children creating the artistics conditions for joining the natural sciences with the imagination and always inventing new characters walking upright like men, and that like men were dressed, from Squirrel Nutkin, Mrs. Tiggy-Winkle, Tom Kitten, Samuel Whiskers and Benjamin Bunny (which was, actually, one of her pet rabbits!)


- picture 6


Often spurred on to publish her work because her talent couldn't really stay hidden, she decided to start with a series of postcards with a Christmas theme


- picture 7 - " Merry Christmas and Plenty of Buns"


- picture 8 - "A Happy Pair - Merry New Year"


watercolored with her brother's help and that began to give her success and encouraging her in initiating the way of writing.
Everybody encouraged her to publish her first story, but Beatrix was struggling to find a publisher; in 1902 Frederick Warne published "The Tale of Peter Rabbit"


- picture 9 - "First he ate some lettuces and some French beans, and then he ate some radishes."


that a year later has already sold 50,000 copies; she was going to profit from her books and to purchase financial independence and so decided to use her proceeds in the purchase of lands and farms to concentrate herself on environment reclamation, the conservation of agriculture and animal species, she was, as we would say today, a forerunner ecologist and environmentalist.
In 1905, putting together her first earnings with part of the legacy inheritance received from an aunt of hers bought Hill Top Farm,


- picture 10


a small farm in New Sawrey, Cumbria, and the same year she secretaly engaged with her publisher from which shortly after received a marriage proposal; defying parents who opposed her relationship with a man who must work for living, she accepted with enthusiasm and decided to marry him anyway, but unexpectedly, only a month later, Norman died suffering from a form of pernicious anemia still incurable then.


In despite of the discouragement and difficulties of this moment of her life she continued to write (I cannot rest, I must draw, however poor the result, and when I have a bad time come over me it is a stronger desire than ever. ) and from her creativity born "The Tale Of Squirrel Nutkin"


- picture 11 - "The squirrels filled their little sacks with nuts, and sailed away home in the evening."


and “The Tailor Of Gloucester”,


- picture 12 - "The Mice listen to the Tailor's lament ..."


both taken from the letters to Annie Moore's children.


- picture 13 


Besides the books, she also created herself several dolls, board games, baby blankets and other items with the characters from her stories.
In 1909, pursuing her project of reclamation and environmental conservation bought Castle Cottage at Castle Farm


- picture 14


not far from Hill Top, and, gradually, came to own fifteen farms in the Lake District spread over more than 4,000 acres of land and become an expert breeder of Herdwick sheep till the point of win several awards at the exhibitions and the trade fairs to which she took part.
In 1913, at age 47, she married the lawyer William Heelis and chose Hill Top Farm as her residence; "The Tale of Jemima Puddle-Duck"


- picture 15 - "Madam, I beg you not to trouble yourself with a bag; I will provide oats. But before you commence your tedious sitting, I intend to give you a treat. Let us have a dinner-party all to ourselves!


and “The Tale of Tom Kitten


- picture 16 - “Now keep your frocks clean, children! You must walk on your hind legs"


- picture 17 - "The Pie made of Mouse"


reflect Beatrix's happiness during this happy period of her life.
Failing to give up everything about her original vocation,  she went on writing stories for Warne & Co. and, at the same time, took care of all the territories she previously purchased, but unfortunately, around 1920, for vision problems, had to abandon writing and it was then that she decided to colour her designs originally in black and white.
In 1920 was published "The Fairy Caravan"


- picture 18 - "Luisa pussy-cat sleeps late."


her last story in semi-autobiographical background.
Beatrix Potter wrote around 23 books, published in a small format suitable for younger readers, some of which are also printed in Braille. ("The Tale of Peter Rabbit" was translated into 20 languages and has sold over 80 million copies); she died on December 22, 1943 following a pneumonia complicated by a weak heart, but her boundless love for nature and for animals is still alive, preserved and nourished:


- picture 19 - The Lake District valley.


the farms she left with their land as gift to the National Trust so that everyone could benefit and enjoy the pristine landscape as much as possible ("Nature, she knew was immutable, but nature as revealed in the Lake District and hetched in her mind's eye, was the closest to everlasting as she could come. " 1have now become ninety-three, and many of them continue to breed this such sought species of sheep for a total of about 25,000 animals.


- picture 20 


The then elderly Beatrix Potter said:
In the calm spacious days that seem so long ago, I loved to wander on the Troutbeck fell. Sometimes I had with me an old sheep dog, ‘Nip’ or ‘Fly’; more often I went alone. But never lonely. There was company of gentle sheep, and wild flowers, and singing waters. I listened to the voices of the Little Folk.


- picture 21 



An affectionate embrace to my readers.


See you soon ♥



Dany




Bibliography:



Beatrix Potter, The Complete Tales,  Penguin Group, New York, 2002


Linda J. Lear, Beatrix Potter: A Life in NatureGriffin, 2008


Linda Lear, Beatrix Potter. The extraordinary Life of a Victorian genius, Penguin books U.K., London, 2006



Quotations:


1 - Linda Lear, Beatrix Potter. The extraordinary Life of a Victorian genius, Penguin books U.K., London, 2006, p.8



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8 commenti:

  1. adoro il suo mondo e quanto mi piacerebbe visitare la sua casetta e il suo giardino... andiamo assieme?
    bacioni
    s

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    1. @ s
      ma quanto mi piacerebbe !!!!
      Sai che in buona parte gli interni di Hill Top Farm hanno fatto da sfondo ai suoi più graziosi racconti illustrati .. e poi il giardino posso solo immaginare quanto sia grazioso, basta pensare a dove si trova e a chi se ne prendeva cura .. facciamo così, organizza ;) !!!
      Ti auguro di trascorrere un sereno weekend mia carissima amica.
      Baci ღ

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  2. Oh my goodness, Dany, this post bring back so many wonderful memories!
    I still have all of my Beatrix Potter books that I had as a child.
    My children used them, and now they are once again put away for grandchildren someday.
    Thank you SO much for the memories, sweet friend. xo.

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    1. @ Lisa
      I think our childhood is one of the most precious moments in our life and when we find something that's able to make us living it again it's like living in an enchanted dream.
      Many many thanks to you, sweet Lisa, with your beautiful words you've made me such a wonderful compliment !!
      Have a very happy day, darling ♡

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  3. Another delightful post, Daniela! :)
    I have The Tale of Peter Rabbit and did love them as a kid, but I am not familiar with some of her other works you mentioned here. Will sure try to find them all.
    Happy day to you! xo

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    1. @ Kia
      it's always such a great joy you give me with your visits !!
      I wish you a very beautiful weekend, my dear and sweet friend ♥

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  4. I was listening to the radio and they said that on October 8 a guide will take people on a six-mile stroll "Does Peter Rabbit Live Near Coniston Water" visiting the woodland and lakeshore where Beatrix made her home. :)
    Happy weekend to you too. xo

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    1. @ Kia
      and so the radio, with the thought, brought you back to me ;)
      Isn't it simply wonderful ?!
      On October 8 they said .. we're still in time !!!
      An affectionate hug ♥

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I THANK YOU WHOLEHEARTEDLY FOR YOUR THOUGHTS AND WORDS, SO PRECIOUS TO ME.