sabato 30 novembre 2013

'Children and Gardens' by Gertrude Jekyll.


"Well do I remember the time when I thought there were two kinds of people in the world - children and grown-ups - and the world really belonged to the children.








 And I think it is because I have been more or less a gardener all my life ..." 1

(Ricordo bene il tempo in cui pensavo che al mondo vi fossero due categorie di persone - bambini ed adulti - e che il mondo appartenesse decisamente ai bambini. E questo credo perchè più o meno sono una giardiniera da sempre ...)


Gertrude Jekyll, Children and Gardens, London 1908, 



Più approfondisco la conoscenza di questa Lady della Londra Vittoriana, divenuta già all'età di cinque anni figlia del Surrey e delle sue verdi lande, più sono colta dalla meraviglia suscitata da quanto la Miss Jekyll che conoscevo da tempo come paesaggista, progettatrice e realizzatrice di giardini da sogno, fosse invece una talentuosa e sensibile artista in senso lato e nel senso più appropriato del termine ... ed ho da poco realizzato che tra le altre cose la sua profonda sensibilità le aveva rivelato l'arcano che vuole che la Natura e l'Infanzia non siano altro che due aspetti di una stessa meravigliosa verità che ci appartiene.


Questa è stata la prima realtà che mi è emersa dalla lettura del suo "Children and Gardens" pubblicato nel 1908, non so dirvi con esattezza se si tratti di un testo indirizzato a fanciulli o ad adulti, anche se credo che lo abbia scritto pensando innanzitutto ai fanciulli, ma posso con ogni certezza dirvi che meraviglia ed incanta alla stregua di un libro di fiabe.












Ripercorrendo i primi anni della propria infanzia, Miss Jekyll mette a conoscenza il lettore di come sia avvenuta questa sua presa di coscienza della Natura e delle sue meraviglie in una continua scoperta quotidiana, quando, giunto il momento in cui i fratelli in compagnia dei quali era cresciuta trascorrendo ogni giorno tra giochi e scorribande ( l'unica sorella aveva sette anni più di lei e perciò crebbe in compagnia di quattro fratelli maschi con atteggiamenti che ella stessa descrive più da ragazzaccio che da ragazzina ) dovettero cominciare a frequentare la scuola; fu così che a dorso del suo pony Toby ed in compagnia del suo cane Crim la piccola Gertrude esplorava la meravigliosa campagna e gli specchi d'acqua che circondavano la vecchia casa nel Surrey, 







scoprendo, giorno dopo giorno, qualcosa di nuovo per cui provare stupore ed amore "... when my brothers went to school I had to find my own amusements. There was a dear old pony Toby and the dog Crim, and we three used to wander away into the woods and heaths and along all the little lanes and by - paths of our beautiful country. Soon I came to notice the wild flowers and wanted to now about them; but had no one to tell me till I was given a capital book that you will hear about presently. But I had got to know them as friends long before I could find out what their names were." 2 - ... quando i miei fratelli andarono a scuola dovetti trovare come divertirmi da sola. C'era al tempo un caro vecchio pony, Toby ed il cane Crim, e noi tre eravamo soliti vagare tra praterie e boschi e lungo gli argini degli stagni della nostra bellissima campagna. Notai presto i fiori spontanei e volli saperne di più, ma non vi era nessuno in grado di aiutarmi finchè non mi fu donato un magnifico libro di cui sentirete parlare attualmente. Ma dovetti fare a lungo amicizia con loro prima di imparare i loro nomi. -

Più ci si addentra nella lettura e più ci si rende conto di avere di fronte un vero e proprio testo di valore pedagogico che espone i principi su cui si reggevano le teorie della pedagogia ottocentesca e che ancor oggi sono capisaldi della pedagogia moderna, da Froebel in Germania a Pestalozzi in Svizzera alle sorelle Agazzi in Italia che vedevano fondamentale per lo sviluppo psicologico, emotivo, sociale ed intellettuale del bambino il contatto con la Natura, ma se supponiamo che Gertrude Jekyll, con ogni probabilità, non disponeva di competenze specifiche in materia, viene da pensare che realmente quando una persona è dotata di marcata sensibilità entra nel cuore delle cose, così come, immediatamente, entra nel cuore delle persone.


Miss Jekyll, memore del suo giardino che condivideva con la sorella maggiore






"Great was my pride and delight when I was first given a garden of my own, to do just what I liked with. [ ...] Here is a plan of the garden, or rather of the two gardens, for mine and my sister's were togeteher, end to end."- Grandi furono il mio orgoglio e la mia gioia quando mi fu fatto dono di un giardino tutto mio, del quale poter fare ciò che più desideravo [ ... ] Eccovi una piantina del giardino, o meglio dei due giardini, poichè il mio e quello di mia sorella finirono con il diventare tutt'uno. -




suggerisce di scegliere uno spazio, all'interno del giardino di casa, da lasciare a completa disposizione dei fanciulli: il piccolo giardino dovrebbe essere preparato in autunno affinchè i tepori della primavera scoprano i primi germogli ed i fanciulli maturino cura ed ambizione per mantenerlo ( "The late summer or early autumn is the time to begin the little garden. The ground should be got ready not later than September, so that it will have time to settle down before it is planted. Every detail should be exactly thought out beforehand, in order that, by the end of October or beginning of November, the plants may be put in their places."- La tarda estate o l'inizio dell'autunno sono il periodo propizio per avviare il piccolo giardino. Il terreno dovrebbe essere pronto non più tardi di settembre in modo che, con la fine di ottobre o i primi di novembre, le piante possano essere poste a dimora. ) e, sempre in questo spazio, di collocare una piccola costruzione interamente dedicata a loro: guardate la piantina del progetto che aveva in mente questa donna dalle incredibili e straordinarie qualità ..








ella aveva in mente una piccola 'dimora' , una 'play-house', una casa per giocare fornita di cucina, in cui poter 'pasticciare' con la terra e fare le prime esperienze con semplici ricette, conserve, insalate ed un soggiorno in cui chiacchierare magari degustando il tè appena preparato, entrambi arredati con pochi, essenziali mobili che i fanciulli avrebbero potuto integrare con quanto di meglio gradivano; fondamentale, in cucina o nel portico, la presenza di un banco da lavoro con una spalliera cui appendere i primi, indispensabili, attrezzi per i giardinaggio, il vero momento del dialogo con la Natura: imparare a conoscere il profumo della terra, toccarla con le dita, e soprattutto esperire la fatica nel lavorarla e la soddisfazione nel vedere crescere ciò che si è coltivato altro non sono che una metafora della vita stessa ..

"A good straight of digging in clear ground for half an hour at a time will soon train the young hands and arms and backs. [...] It is important that the children should be provided with proper tools. [...] The tools should be made by a clever country blacksmith, and the handles carefully adapted to the use of the little hands; perfectly smooth but not varnished . [...] The necessary tools are spade, rake, hoe, a little wooden trug - basket, and a blunt weeding - knife; a good cutting knife, a trowel, a hand - fork, and a little barrow: there will also be wanted some raffia for tying, some hazel sticks, and a little white paint. A tiny tool - shed with a well lightened fixed bench, is most desirable, the tools hanging on their proper places on the wall. Tools should never be put away dirty."5 - Una buona dose di 'scavatura' in piena terra per mezz'ora il giorno allenerà presto le giovani mani e le braccia e la schiena. [...] E 'importante che i bambini siano dotati di strumenti adeguati. [...] Gli strumenti devono essere prodotti da un capace fabbro del villaggio, ed i manici accuratamente adattati all'uso di piccole mani, perfettamente lisci, ma non verniciati [...] Gli strumenti necessari sono una vanga, un rastrello, una zappa, un cesto di legno a foggia di secchiello, ed un coltello per diserbare sagomato, un buon coltello per tagliare, una paletta, una forca con manico corto, ed una carriola: saranno anche necessari un po' di rafia per legare, alcuni bastoni di nocciolo, e un po' di vernice bianca. Una piccola tettoia per gli attrezzi con una panchina fissa bene in luce, cui appendere gli attrezzi al loro posto sarebbe auspicabile. Gli attrezzi non devono mai essere riposti sporchi -


Quante cose è ispirato a fare un fanciullo se si trova a colloquiare con la Natura .. 







Miss Jekyll suggerisce come preparare mazzi di fiori da portare all'interno della casetta e conservare in vaso e come confezionare una sfera di primule, 











 insegna a ricavare i semi a fine fioritura da ripiantare a in autunno







dà i primi rudimenti di botanica, insegna a sfoltire le piante troppo vigorose, elenca le varie avventure che si possono vivere in giardino, come scoprire nidi di ricci, pipistrello ed uccelli e suggerisce di non fare a meno di ospitare animali domestici in giardino, nello specifico parla dei suoi amati pussiesper il diletto che provano loro nel seguire le nostre attività all'aperto e a prendervi parte e per quello che ne traiamo noi dalla loro giocosa compagnia. 







"My garden would not be the half pleasure it is to me without my pussies. I hope you love them as much as I do. They are perfect garden companions. When I am out at work there is sure to be one or other of them close by, lying on my jacket or on a bench if there is one near. When it is Tabby, if there is an empty basket anywhere handy he is certain to get into it. When I take one of my baskets for flowers - of the pattern that I invented and always use - if I put it down for a moment Tabby takes possession. One day I was bringing the basket home full of Hydrangeas, and put it down to see if there were any figs ripe. I did not see what was going on behind my back, but when I turned round to take up the flowers there he estabilished in the basket; some of the Hydrangeas were pushed out on the grass, and Tabby has composed himself to sleep among the rest."- Il mio giardino non mi darebbe neppure la metà della letizia che mi dà se non vi fossero i miei pussies. Spero che li amiate quanto me. Sono perfetti compagni di giardino. Quando sono fuori al lavoro vi è sicuramente o l'uno o l'altro vicino a me, sulla mia giacchetta o su di una panchina se ve n'è una nelle vicinanze. Quando si tratta di Tabby, se da qualche parte c'è un cestino (con il manico) vuoto, sicuramente ci s'infila. Quando prendo uno dei miei cesti per i fiori, del tipo che ho creato e che sempre uso, se lo poso per un attimo, Tabby ne prende immediatamente possesso. Un giorno stavo riempiendo il cesto di casa con delle Hydrangeas e lo posai a terra per controllare se vi fossero dei fichi maturi. Non vedevo quello che stava accadendo alle mie spalle, ma quando mi voltai per riprendere i fiori, lui si era già sistemato nel cesto; alcune Hydrangeas le aveva spinte fuori sull'erba e si era accomodato per dormire su quelle rimaste. -







Guardate infine lo spirito di osservazione di un'artista, che mai si sopisce .. osservando con una fanciulla del villaggio cuccioli di gatto dentro una cesta o attorno una ciotola, ci dice infine Miss Jekyll, fu portata a notare che spesso essi si dispongono, privi di ogni consapevolezza, a comporre forme che rispettano con esattezza quasi strabiliante le regole della simmetria!










Ebbene sì, avrete sicuramente capito che ho trovato questo libro entusiasmante, delizioso, di una dolcezza e di una poesia incredibili e mi sento di consigliarne la lettura a tutti, grandi e piccini, ma penso che soprattutto, per quanto in fatto di psicopedagogia mi appartiene, che genitori ed insegnanti di scuola materna vi possano attingere utili spunti e suggerimenti.


Se siete interessati vi è qui la possibilità di leggerlo on-line, non mancate di farvi un salto, da qui ho tratto le citazioni e le fotografie delle pagine.

Vi abbraccio di cuore e vi saluto con affetto.


A presto 














Bibliografia: 

Gertrude Jekyll, Children and Gardens, with one hundred and six illustrations by the author., published in 1908 by Offices of 'Country life', ltd., C. Scribner's sons in London, New York .



Citazioni:

1 - pag. 1
2 - pag. 2
3 - pag. 65
4 - pag. 10
5 - pag. 9 - 10
6 - pag. 98












"Well do I remember the time when I thought there were two kinds of people in the world - children and grown-ups - and the world really belonged to the children. And I think it is beacuase I have been more or less a gardener all my life ..."



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Gertrude Jekyll, Children and Gardens, London 1908, 1




More I deepen the knowledge of this Lady of the Victorian London, who, at the age of five, became daughter of Surrey and of its green lands, more I am caught by the wonder aroused by what the Miss Jekyll whom I knew for a long time as a landscaper, a dream garden designer and realizer, was instead a talented and sensitive artist in the broadest and in the more appropriate sense of the term ... and I just realized that among the other things, her deep sensitivity had revealed her the secret that wants the Nature and Children to be simply two aspects of the same wonderful truth that belongs to us !

This was the first reality that has emerged to me from the reading of her "Children and Gardens " published in 1908, I cannot tell you exactly whether it's a text addressed to children or to adults, although I think she wrote it thinking first and foremost to children, but I can tell you with any certainty that it wonders and enchants like a storybook .


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Tracing the early years of her childhood, Miss Jekyll makes the reader aware of how her consciousness of Nature and its wonders has occured in a continuous daily discovery, when, at the time in which her brothers, in the company of whom she was grown up spending every day between games and raids (the only sister was seven years older than her and therefore she grew up in the company of four male with attitudes most proper of a boy than a young girl, as she herself said) had to begin to attend school, on the back of her pony Toby and together with her dog Crim, the little Gertrude began to explore the beautiful countryside and the pounds surrounding the old house in Surrey,


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discovering something new every day which feel amazement and love for "... when my brothers went to school I had to find my own amusements. There was a dear old pony Toby and the dog Crim, and we three used to wander away into the woods and heaths and along all the little lanes and by - paths of our beautiful country. Soon I came to notice the wild flowers and wanted to now about them; but had no one to tell me till I was given a capital book that you will hear about presently. But I had got to know them as friends long before I could find out what their names were."- 2



The deeper you dig into this reading and more you realize you're face to face to a text of real pedagogical value that sets out the principles on which they were holding the theories of the XIXth century pedagogy and which are still the cornerstones of the modern one, from Froebel in Germany, Pestalozzi in Switzerland and Agazzi sisters in Italy who saw fundamental to the psychological, emotional, social and intellectual child's growth the contact with Nature, but if we assume that Gertrude Jekyll, in all probability, didn't have any specific expertise, you'd think that when a person really has a marked sensitivity goes to the heart of all the things, as well as, immediately, goes to the heart of every person.

Miss Jekyll, mindful of the garden she shared with her older sister


- picture 5 - "Great was my pride and delight when I was first given a garden of my own, to do just what I liked with. [ ...] Here is a plan of the garden, or rather of the two gardens, for mine and my sister's were togeteher, end to end." 3 



suggests to choose a space, in the garden of the house, to leave at complete disposal of the children: the small garden should be prepared in autumn for the warmth of spring can discover the first buds and children can grow care and ambition to keep it "The late summer or early autumn is the time to begin the little garden. The ground should be got ready not later than September, so that it will have time to settle down before it is planted. Every detail should be exactly thought out beforehand, in order that, by the end of October or beginning of November, the plants may be put in their places." 4

and, also in this space, to place a small building entirely dedicated to them: look at the map of the project this woman of incredible and extraordinary qualities had in mind ..


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she had in mind a small 'home', a 'play-house' with equipped kitchen, where children can 'mess up' with the ground and make their first experiences with simple recipes, preserves, salads and a parlour where perhaps enjoy the freshly brewed tea, both furnished with few essential furniture that children can integrate with what they do prefer; fundamental, in the kitchen or in the porch, the presence of a bench with a backrest where hanging the first, indispensable tools for gardening, the real moment of dialogue with Nature: get to know the smell of the earth, touching it with fingers, and above all experience the hard work and the satisfaction in seeing what you're taking care about is grown are nothing more than a metaphor for life itself ..  
"A good straight of digging in clear ground for half an hour at a time will soon train the young hands and arms and backs. [...] It is important that the children should be provided with proper tools. [...] The tools should be made by a clever country blacksmith, and the handles carefully adapted to the use of the little hands; perfectly smooth but not varnished . [...] The necessary tools are spade, rake, hoe, a little wooden trug - basket, and a blunt weeding - knife; a good cutting knife, a trowel, a hand - fork, and a little barrow: there will also be wanted some raffia for tying, some hazel sticks, and a little white paint. A tiny tool - shed with a well lightened fixed bench, is most desirable, the tools hanging on their proper places on the wall. Tools should never be put away dirty." 5


How much is inspired to do a child when is able to communicate with Nature ..


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Miss Jekyll suggests how to prepare bouquets of flowers to bring into the house and store in a pitcher and how to package primroses balls,


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teaches how to get the seeds to replant at the end of flowering in Autumn


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gives the rudiments of botany, teaches to prune too vigorous plants, lists the various adventures that you can experience in the garden, how to find nests of hedgehogs, bats and birds and suggests to guest pets in the garden, in the specifically she speaks of her beloved pussies, for the delight they feel following our outdoor activities and taking part to them and for what we draw from their playful companionship.


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 "My garden would not be the half pleasure it is to me without my pussies. I hope you love them as much as I do. They are perfect garden companions. When I am out at work there is sure to be one or other of them close by, lying on my jacket or on a bench if there is one near. When it is Tabby, if there is an ampty basket anywhere handy he is certain to get into it. When I take one of my baskets for flowers - of the pattern that I invented and always use - if I put it down for a moment Tabby takes possession. One day I was bringing the basket home full of Hydrangeas, and put it down to see if there were any figs ripe. I did not see what was going on behind my back, but when I turned round to take up the flowers there he estabilished in the basket; some of the Hydrangeas were pushed out on the grass, and Tabby has composed himself to sleep among the rest." 6


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Look finally at an artist's spirit of observation that never appeases .. observing with a little girl of the village some kittens in a basket or around a bowl, Miss Jekyll says, was brought to notice that often they, free of any consciousness, compose forms that comply with almost amazing accuracy the rules of the symmetry!


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Yes, you've surely understood that I've found this book exciting, delicious, with an amazing sweetness and poem and I would suggest this reading to everyone, young and old, but I think above all, as in terms of psychology belongs to me, that parents and kindergarten teachers can draw from here useful ideas and suggestions.


If you are interested you have here the chance to read it online, don't miss to pay a visit, here I took the quotes and photographs of the pages.

I heartily embrace you and greet you with affection.


See you soon 












Bibliography: 

Gertrude Jekyll, Children and Gardens, with one hundred and six illustrations by the author., published in 1908 by Offices of 'Country life', ltd., C. Scribner's sons in London, New York .



Quotations:

1 - p. 1
2 - p. 2
3 - p. 65
4 - p. 10
5 - p. 9 - 10
6 - p. 98






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I'm always overjoyed to see my articles amongst those which are mentioned, 
I heartily thank you Dearie 











domenica 24 novembre 2013

Vecchie guglie avvolte di scarlatto ...








Vecchi monti grondanti di tramonto, 

abeti rosseggianti - 

bruni felceti ammantati di cenere

dal negromante sole!


Lo scarlatto delle vecchie guglie avvolto

finché è intero il gomitolo - 




  

la bocca avessi d'un fiammingo,

oserei dire come?


Il fuoco poi fluisce come un'onda

e va sfiorando l'erba

con movenze fuggenti di zaffiro - 

quasi stesse passando una duchessa!


Emily Dickinson, 291









Una passeggiata, non lontano da casa, al caldo sole d'autunno, tra colline e vigneti arrossati dai primi freddi, sul finire del giorno, ci rivela resti della nostra storia alto medievale: i nostri occhi, da lontano, scorgono una torre .. stiamo per raggiungere Castelnuovo Bormida.








Pur se non distanti da noi sono zone che ancora poco mi sono note, luoghi tanto ricchi di storia, quella di una terra di confine, spesso contesa se non da signorotti locali, da stranieri, non ultimo il grande Bonaparte: sto parlando del Basso Piemonte.
Sì, proprio l'Imperatore dei francesi fu forse l'ultimo, sul finire del XVIII secolo, a cercare di appropriarsi di queste fertili terre a cavaliere tra l'Appennino Ligure ed il Monferrato.

E sicuramente anch'egli sarà rimasto colpito dal castello che troneggiava il piccolo centro abitato, un villaggio che ancor oggi conta poche case addossate le une alle altre, quasi cercassero di trovare conforto e ristoro dal freddo e dalle nebbie dei lunghi, bui inverni.

Fu edificato tra il 1023 e il 1033, probabilmente accanto ad una villa preesistente, quasi certamente ad opera dei vescovi di Acqui, ai quali, dall'Imperatore Ottone III, era stato fatto dono di parte del feudo nel 996, e tale possesso venne confermato all’episcopato acquese dall’imperatore Enrico III nel 1052 (oggi dell'edificio originario rimangono la torre e parte delle mura di cinta) confermato nel 1164 da un diploma che reca la firma di Federico Barbarossa.

Tutto questo territorio, Castronovo seu cassina, secondo quanto sancito da Enrico IV, diverrà parte, con il finire del XII secolo del Marchesato del Monferrato e, a partire dalla metà del 1330, del Ducato di Milano, del quale costituiva una piccola appendice, un cuneo di estremo confine tra territori e tra nemici da sempre e perciò sovente oggetto di ruberie e scorrerie nei campi e danni agli averi.
Circa trecento anni più tardi, esattamente nel 1644, già duramente provato dalla peste del 1630 che aveva messo in ginocchio buona parte della popolazione europea, Castelnuovo sarà vittima di una incursione di soldati francesi, che di queste terre vanteranno il dominio dopo la Rivoluzione Francese, terre che furono teatro anche di buona parte degli scontri delle guerre d'indipendenza, per poi passare, infine, al Regno d'Italia con l'unificazione.


Ma diamo uno sguardo più da vicino al castello, almeno per quello che ci è concesso di vedere dall'esterno (il castello non è aperto al pubblico):







era il 1490 quando papa Bonifacio III, manifestando la propria apprensione per la vulnerabilità delle difese, autorizzava ad « edificare torrionum unum in [...] flumine Burmide deversus locum Cassinarum, quod torrionum sit et esse debeat prò fortalicio et de fortalicio dicti loci Castrinovi Burmide, attingentem muros et fortalicium dicti loci ».













Bellissima, l'antica torre, originariamente merlata, venne coperta nella seconda metà del 1500 su disposizione della Marchesa Anna di Monferrato, come risulta trascritto in un convocato del settembre 1553, che dice: « … e vedereti parimente se la torre presso Bormida è stà coperta et alzato il muro acanto per puoter star in difesa … » e da qui si poteva, per mezzo del ponte levatoio, uscire all'esterno;












porticati, logge di chiara impronta tardo medievale e rinascimentale arricchiscono le facciate di questo castello spogliandolo del suo primitivo aspetto di fortezza, a conferirgli sempre più le sembianti di dimora signorile.












Devo confessarvi che provo sempre un po' di emozione quando mi trovo di fronte a testimonianze storiche, mi lascio prendere dall'entusiasmo nello scorgere sempre nuovi particolari, 





























dettagli che catturano la mia curiosità storica, ma purtroppo il nostro tempo di stava velocemente esaurendo, gli ultimi raggi del sole ci illuminavano forieri dell'incipiente esaurirsi del giorno, la luce si stava facendo più intensa, ma meno diffusa, ...
















.. e lasciammo così questa quieta borgata nella speranza di tornare un giorno e poter visitare il castello nel suo interno e, volgendo lo sguardo alle nostre spalle, come per opera di un meraviglioso incantamento, provammo l'emozione di vedere quanto splendidamente si stava manifestando lo spettacolo di un eccezionale, toccante, tramonto d'autunno: stava calando la cortina dell'imbrunire ed il sole stava apponendo il suo sigillo sugli ultimi preziosi istanti di quell'incantevole pomeriggio di novembre!







Portami il tramonto in una coppa

numera le caraffe del mattino

contane le gocce di rugiada.

Dimmi dove il mattino si spinge -

dimmi quando dorme il tessitore

che ordì l'azzurra vastità!


Scrivimi quante sono le note

nell'estasi del nuovo pettirosso

tra gli attoniti rami;

quanti viaggi fa la tartaruga -

e quanti calici deliba l'ape -

la dissoluta di rugiade!


E chi fece le colonne dell'arcobaleno

chi conduce le docili sfere

con vincastri di tenero azzurro?

Quali dita intrecciano stalattiti,

chi conta i chicchi della notte

perchè nessuno manchi?


Chi costruì questa casetta d'argilla

e così forte chiuse le finestre

che il mio spirito nulla può distinguere?

E chi mi farà uscire qualche giorno di gala,

con ali per volare

più belle d'ogni fasto?



Emily Dickinson, 128


Cara, amata Emily Dickinson, capace, come pochi poeti, a dire, con parole semplici, l'inesprimibile!

Con affetto vi saluto e vi auguro ogni bene.


A presto 














Old spiers wrapped in scarlet ...


- picture 1


How the old Mountains drip with Sunset

How the Hemlocks burn—

How the Dun Brake is draped in Cinder

By the Wizard Sun—


How the old Steeples hand the Scarlet

Till the Ball is full—



- picture 2


Have I the lip of the Flamingo

That I dare to tell?


Then, how the Fire ebbs like Billows—

Touching all the Grass

With a departing—Sapphire—feature—

As a Duchess passed—


Emily Dickinson, 291




- picture 3


A walk, not far from home, embraced by the warm autumn sun on hills and vineyards reddened by the first cold, at the end of the day, reveals us the remains of our early medieval history: our eyes, from far, can see a tower .. we are going to reach Castelnuovo Bormida.


- picture 4


Although not far from us these are areas that I still know a little, places so steeped in history, that of a border land, often fought except by local landlords, foreigners, not least the great Bonaparte: I'm talking of the Southern Piedmont.
Yes, that's the Emperor of the French who was perhaps the last, at the end of the eighteenth century, to try to obtain these fertile lands straddled between the Ligurian Apennines and Monferrato.

And surely he will also be impressed by the castle that dominated the small town, a village which still has a few houses leaning against each other, as if trying to find comfort and respite from the cold and from the mists of the long, dark winters .

It was built between 1023 and 1033 , probably next to an already existing villa , almost certainly by the bishops of Acqui's hands, which, by the Emperor Otto III , received part of the estate in 996 as a gift, and such possession was confirmed to the episcopate of Acqui by Emperor Henry III in 1052 ( of the original building remains today the tower and part of the surrounding walls ) confirmed in 1164 by a diploma bearing the signature of Frederick Barbarossa.

All this territory, Castronovo seu Cassina , as required by Henry IV , will become part of the end of the twelfth century of the Marquis of Monferrato and , from the middle of 1330, of the Duchy of Milan , of which it was a small appendix , an extreme wedge border between territories and enemies since ever and therefore often subject to raids and robberies in the fields and damage to belongings.
About three hundred years later, precisely in 1644 , already sorely tried by the plague of 1630 that devastated much of the European population , Castelnuovo will be victim of a raid by French soldiers , that will boast the dominion of these lands after the French Revolution , lands that were the scene also of much of the fighting of the wars of independence , for becoming , finally, part of the Kingdom of Italy with the unification.


But let's take a closer look at the castle , at least from what we are allowed to see from the outside (the castle is not open to the public) :


- picture 5


it was 1490 when Pope Boniface III, expressing his concern about the vulnerability of the defenses, authorized to « edificare torrionum unum in [...] flumine Burmide deversus locum Cassinarum, quod torrionum sit et esse debeat prò fortalicio et de fortalicio dicti loci Castrinovi Burmide, attingentem muros et fortalicium dicti loci ».( to biuld a tower beside theriver Bormida starting from the preexistents old walls)


- picture 6

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Beautiful, ancient tower, originally crenellated, was covered in the second half of 1500 on the disposal of the Marchioness of Monferrato Anna, as transcribed into a convened in September, 1553, where is written: « … e vedereti parimente se la torre presso Bormida è stà coperta et alzato il muro acanto per puoter star in difesa … » ( and yoy'llsee that the tower and the wall has been upped for defence better)


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porches, loggias of clear late medieval and Renaissance mark enrich the facades of this castle, stripping it of its primitive appearance of a fortress, to give it more and more the semblance of a mansion.
 

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I must confess that I always feel a bit of emotion when I face with historical evidence, I let myself take by the enthusiasm of seeing always new details,


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details that catch my historical curiosity, but unfortunately our time was quickly running out, the last rays of the sun shone there harbingers of incipient exhaustion of the day, the light was getting more intense, but less diffused, ...


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.. and so we left this quiet village in the hope of being able to come back one day and visit the castle in its interior and, turning to look behind us, like the work of a wonderful spell, we felt the thrill of seeing how beautifully it was manifesting the show of a great, touching, autumn sunset: the curtain of dusk was falling down and the sun was putting his seal on the last precious moments of that lovely November afternoon!


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Bring me the sunset in a cup -

Reckon the morning's flagons up

And say how many Dew -

Tell me how far the morning leaps -

Tell me what time the weaver sleeps

Who spun the breadths of blue!


Write me how many notes there be

In the new Robin's extasy

Among astonished boughs -

How many trips the Tortoise makes -

How many cups the Bee partakes,

The Debauchee of Dews!


Also, who laid the Rainbow's spiers,

Also, who leads the docile spheres

By withes of supple blue?

Whose fingers string the stalactite -

Who counts the wampum of the night

To see that none is due?


Who built this little Alban House

And shut the windows down so close

My spirit cannot see?

Who'll let me out some gala day

With implements to fly away,

Passing Pomposity?


Emily Dickinson, 128



Dear, beloved Emily Dickinson, capable, as few poets, to say, in simple words, the inexpressible!

With affection I greet you and wish you all the best.


See you soon













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